La latitanza è finita, il divo della Schiranna è ritornato a casa, dopo quasi due mesi di libertà. La magnifica gru coronata (Balearica regulorum) fuggita dal vicino Zoo Varese lo scorso 26 febbraio era diventata l’attrazione del Lido di Schiranna, con centinaia di fotografie postate nei social, assieme a commenti più o meno favorevoli alla sua ricattura. Una specie africana sul lago di Varese in effetti non è cosa da tutti i giorni, e in molti si domandavano se l’animale, un maschio nato e cresciuto in cattività, potesse sopravvivere in libertà. Il grande uccello colorato, con la magnifica corona in capo, però, era riuscito a vivere tranquillo, alimentato dal suo allevatore ogni giorno e dai tanti curiosi che arrivavano a Schiranna proprio per vederlo e fotografarlo.
«La gru era stata avvistata sul Lago Maggiore, evidentemente si era allontanata dalla Schiranna spaventata dall’arrivo del Luna Park. Poi è arrivata una telefonata che avvertiva della sua presenza a Cocquio Trevisago», dice il titolare dello Zoo Varese, Giambattista Lamperti. «L’animale è entrato da solo nel grande recinto di un pollaio e lì l’abbiamo catturato, riportato in allevamento e sistemato assieme alle altre gru coronate. Sta benissimo e si è riambientato subito».
La gru coronata vive di solito a sud del Sahara in coppie all’interno di un gruppo, in luoghi vicino all’acqua, ed è da tempo il simbolo della bandiera dell’Uganda.




