Sul campionato e la caduta verticale del Varese (4 sconfitte nelle ultime 6 gare, dal secondo al quinto posto), partito per vincere e per mostrare bel calcio, ci scrive un tifoso come Paolo Limido presente su tutti i campi da sempre, serie B o D. Questo è il suo pensiero senza giri di parole.
«Quella di ieri contro la Lavagnese è stata una prestazione indecorosa, senz'anima, così come in parte la domenica precedente, con gli avversari con molta più voglia rispetto a noi. Per non dire delle sconfitte con Saluzzo e Derthona... Mi sembra quindi non sia lesa maestà muovere qualche appunto a questo allenatore considerato quello che succedeva l'anno scorso, quando la gente suggeriva perfino i cambi dalla tribuna a Cotta, che ci lasciò al terzo posto.
L'allenatore ha detto che dobbiamo arrivare fino alla fine... ma fino alla fine di cosa? Forse della varesinità. Era ed è il momento di guardare in casa e far giocare, questo sì fino alla fine, i varesini, che di sicuro amano la maglia, invece di molti "perfetti sconosciuti" che fino a 8 mesi erano da un'altra parte e che con tutta probabilità ci torneranno visto che ieri camminavano in campo, e non si meritano la riconferma.
Qualcuno ha detto che girandosi in panchina Floris, dopo aver effettuato solo due cambi, non aveva più nessuno, noi invece a fine partita abbiamo contato ben cinque varesini... E anche se Vitofrancesco e Molinari non potevano giocare per problemi fisici, poco importa: l'immagine che resta è quella di voler andare in fondo, dopo che ci si è già arrivati, tenendo fuori i varesini.
Stare sempre con il Varese non significa essere acritici e farsi andare bene tutto. Anche quello che, oggettivamente, è inaccettabile. Se arrivati a -6 dal Bra avessimo vinto le partite alla nostra portata, saremmo lì a giocarci il campionato. Se invece di racimolare un solo punto contro Saluzzo, Derthona, Lavagnese, Asti e Novaromentin, ne avessimo messì lì undici-dodici, saremmo attaccati al Bra e alla serie C, l'obiettivo di inizio stagione. Dobbiamo esaltarci per la vittoria in casa con il Vado? No, perché dovrebbe essere la regola.
Nonostante questo continuo a vedere molti - anzi troppi - sorrisi al Franco Ossola: con questo andazzo, non mi pare il caso».
Paolo Limido