Si è tenuta oggi pomeriggio, presso l’Associazione “Casa Rosa” di Taino, l'inaugurazione del monumento creato dall’artista e scultore Vittorio D’Ambros con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto e di molti tainesi, dedicata alla memoria delle vittime della tragica esplosione avvenuta nella fabbrica Polveriera il 27 luglio del 1935, dove persero la vita 39 lavoratori.
Un tributo ad un momento storico che ha segnato la vita della comunità di Taino e delle zone limitrofe. L’iniziativa, che ha visto la presenza delle autorità locali e dei sindaci dei Comuni di Taino, Angera, Sesto Calende, Castelletto Sopra Ticino e Ispra, è stata accolta con grande favore dalla comunità e dai cittadini del Lago Maggiore.
Tra i presenti, Laura Tirelli, studiosa della storica locale ha raccontato il significato profondo del monumento: «La polveriera rappresentava uno spirito collettivo, donava lavoro a molte persone in tutta la zona. I dipendenti erano una vera e propria grande famiglia, si respirava un’atmosfera che oggi non esiste più. La tragedia ha lasciato un enorme segno nei cuori di tutta la comunità. Il monumento ha lo scopo di mantenere la memoria di ciò che è accaduto, per noi significa non perdere le proprie origini e la propria cultura».
Il manufatto è stato realizzato utilizzando un traliccio che in origine si trovava nell’area della ex-Polveriera e che, un tempo, sorreggeva una sirena. Ogni giorno, alle ore 16, il suono della sirena avvisava i lavoratori e gli abitanti del luogo dell’imminente esplosione delle polveri residue della lavorazione degli innesti. In occasione dell’inaugurazione, la sirena è stata fatta risuonare nuovamente, rievocando la memoria storica del sito.
Si intende far suonare ancora la sirena il 27 luglio di ogni anno, in ricordo del tragico scoppio, e il 4 dicembre, giorno in cui i lavoratori della Polveriera festeggiavano Santa Barbara, loro patrona.
«La Polveriera ha dato lustro e benessere a Taino in passato, consentendo al paese di passare da agricolo ad industriale e speriamo che con questo monumento si possa farne memoria» ha detto il primo cittadino di Taino Stefano Ghiringhelli durante la cerimonia.
Il monumento è collocato nel giardino del Centro Bielli, un tempo sede del CRAL dei lavoratori della Polveriera e oggi luogo della Associazione Anziani e del Museo. Qui sono già stati esposti alcuni manufatti provenienti dalla ex-fabbrica di esplosivi, preservando così la memoria di un’epoca che ha segnato profondamente la storia del paese.