Sta prendendo velocemente forma il nuovo polo sportivo nel quartiere di San Fermo a Varese, un progetto da 7 milioni e 300 mila euro due dei quali finanziati con i fondi del PNRR.
A fine mese, circa due settimane dopo l’installazione delle prime colonne (leggi QUI), lo scheletro della palestra di roccia sarà completato e coperto e avranno trovato posto anche 5 campi da padel. Poi sarà la volta del campetto da calcio, dello spazio dedicato al parkour e di tutti gli altri lavori necessari interni ed esterni, che interverranno su una superficie complessiva di diverse migliaia di metri quadri.
La curiosità, l’attenzione, l’attesa - vista la particolarità dello sport che verrà praticato - è però tutta sulla palestra di roccia, 1300 metri quadri occupati, destinata a partire dalla fine delle prossima estate a diventare un polo attrattivo con pochi pari nel mondo dell’arrampicata sportiva italiana: «Sarà la palestra di roccia più moderna d’Italia - spiega Matteo Brera, uno dei tre amministratori della Varese Climbing, fautrice dell’iniziativa insieme al Comune di Varese - La maggior parte delle strutture oggi esistenti sono private e non pubblico/private come questa e vengono allestite all’interno di capannoni. In Lombardia ce n’è una a Uboldo, ce ne sono a Milano e poi bisogna andare fino a Bergamo e a Brescia per trovarne altre. Per questo ci aspettiamo una grande risposta: dalla città, dalla provincia e anche dalla Svizzera, dove gli impianti non sono molto diffusi».
Non solo: la palestra di roccia varesina - che verrà brandizzata Salewa, proprio come la più rinomata dello Stivale che ha sede a Bolzano - potrà ospitare le gare internazionali, perché omologata dalla FASI, la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana.
Nelle scorse ore abbiamo fatto un breve viaggio nel cantiere, dove sono già ben visibili alcune delle pareti sulle quali sarà possibile praticare le tre discipline di cui l’arrampicata sportiva si compone, ovvero il Lead, il Boulder e lo Speed, l’arrampicata in velocità, diventata sport olimpico a Parigi 2024: quella più alta, circa 15 metri, esterna verso la strada, sarà proprio ad appannaggio delle gare contro il tempo, poi ecco una a “elle”, dove verrà praticata l’arrampicata con la corda, alta circa 12 metri, e in mezzo un’isola di 4 metri e mezzo attrezzata con le guglie.
Al completo l’edificio conterà anche di un bar/tavola calda («Vi sarà un tipo di ristorazione light e veloce, stiamo studiando menù a buon mercato» spiega Brera) con un’area esterna, poi spogliatoi e reception. All’esterno ecco quindi i campi da padel (altri 1500 mq), quello da calcio in erba naturale, l’area parkour e i parcheggi, che nasceranno dove prima erano ubicati gli spogliatoi del vecchio campo da calcio e che andranno a unirsi a quelli delle due vie limitrofe («In tutto saranno circa un centinaio di posti»).
La palestra di roccia arriverà a poter ospitare fino a 150 persone contemporaneamente: «Dai bambini che verranno qui solo per divertirsi, a coloro che uscendo dall’ufficio si concederanno 10 minuti di arrampicata per stare meglio, fino agli anziani - argomenta l'esperto - Non ci sono limiti di età: arrampicare fa bene e fa dormire tranquilli, dimenticando i problemi. Saremo aperti tutti i giorni dalle 10 alle 23, anche se nel weekend abbiamo intenzione di chiudere un po’ prima».
Gli ingressi saranno singoli, a carnet e ad abbonamento, e nella struttura, le cui pareti saranno oggetto di nuova tracciatura ogni settimana, così che i frequentatori abituali si possano cimentare su percorsi sempre diversi, lavoreranno 7-8 persone, tra cui gli istruttori FASI. Il tutto per far conoscere «uno sport che non è ancora molto diffuso, forse perché manca un “personaggio”, un riferimento famoso trainante, ma che sta crescendo sempre di più anche grazie allo “spot” che le Olimpiadi gli hanno fatto».
La cosa più importante, che riguarda tutto il polo nascente, va però oltre lo sport, come bene spiega l’amministratore: «Stiamo costruendo un qualcosa che darà tanti benefici al quartiere di San Fermo, ben oltre quelli già la riqualificazione in sé. Forniremo servizi, l’accesso all’area sarà completamente libero e chiuso solo di notte e ogni spazio sarà vivibile dalla gente che abita qui senza necessariamente l’obbligo di fruire dell’offerta sportiva».