Ruspe in azione nell'area ex Aermacchi, ma non ancora nel grande cantiere dell'ex fabbrica che si sbloccherà e tornerà attivo a pieno regime dopo la Conferenza dei Servizi prevista in Comune per il prossimo 27 marzo, fondamentale per fornire un «parere di competenza ed approvazione delle previsioni del Programma Integrato di Intervento» dopo lo stop seguito ai rilievi non vincolanti su alcune aree dei lavori della Sovrintendenza (come vi avevamo detto - leggi QUI - e come si evince dalla convocazione comparsa sull'albo pretorio: leggi QUI).
Gli interventi notati anche da molti varesini in questa uggiosa e piovigginosa mattinata interessano infatti il rudere - alla vista un vero "mostro" per decenni - che ospitava la mensa dei dipendenti dell'ex Aermacchi: una ruspa è già in movimento ed è solo l'inizio dell'intervento che porterà alla demolizione dello stabile fatiscente.
Un addio non rimpianto, se non nei ricordi di chi l'ha visto pieno di dipendenti e, quindi, di vita, cioè moltissimi anni fa. Per tutti i varesini e per chi circolava in via Sanvito, quell'area dei fantasmi diroccata è da sempre un pugno nello stomaco e non solo per questioni estetiche.
Uno spazio completamente degradato sta dunque per essere rimosso, anche se non è stato ancora scritto il suo futuro, almeno ufficialmente. Ma, almeno, è un inizio che andrà di pari passo, almeno queste sono le sensazioni, con la riattivazione del cantiere affacciato dall'altra parte di via Sanvito.