Amarezza e rabbia sono i sentimenti che in queste ore animano i genitori e le famiglie dei bambini iscritti all'asilo Girola di Besano di cui il presidente ha dato ieri l'annuncio dalla chiusura immediata per problemi economici e gestionali. (LEGGI QUI)
La scuola accoglieva da 120 anni i bambini del paese e della Valceresio sia con il servizio nido che come scuola dell'infanzia e più recentemente con la sezione "primavera". Gli iscritti attuali erano circa una sessantina.
«Troviamo questa situazione non grave ma gravissima - commentano alcuni genitori - nessun preavviso, zero comunicazioni, nessun sentore, famiglie che dall'oggi al domani si sono trovate in difficoltà senza asilo e nido».
«Possibile che la situazione sia precipitata così da venerdì 28 febbraio al 4 marzo - continua una mamma - perché questa è la tempistica di presa coscienza delle famiglie del nido. Possibile che a nessuno è venuto in mente di dare un avviso alle famiglie? Perché si sono continuate a raccogliere le quote di iscrizione anche per il prossimo anno pur sapendo che si andava verso il fallimento? Per non parlare delle famiglie con bimbi non ancora nati che nasceranno a breve iscritti al nido per questa estate? C'è molta amarezza».
Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Besano Leslie Mulas con un post su Facebook, in cui chiarisce il ruolo del Comune e quello che l'amministrazione comunale intende fare.
Ecco il post del primo cittadino:
«La chiusura della Scuola paritaria "Pietro Girola" comunicata ieri alle famiglie rappresenta un brutto colpo per Besano ed anche per tutto il territorio. Circa sessanta famiglie che avevano lì iscritto i propri figli si sono trovate da un giorno all'altro a dover trovare un altro posto per i propri bambini, tra nido, primavera e scuola dell'infanzia, con enormi difficoltà.
Appena come Amministrazione siamo stati informati della situazione precaria in cui stava scivolando la scuola e la cooperativa che lo aveva in gestione, abbiamo attivato dialoghi con la proprietà e con la cooperativa per trovare una soluzione che potesse salvaguardare le famiglie, i posti di lavoro dei dipendenti e scongiurare la chiusura della scuola. La situazione economica è gestionale infatti era molto negativa.
Una vigilanza di ATS arrivata a metà febbraio ha poi imposto una decisa accelerazione dei tempi, poiché la scuola, se non avesse ottemperato a quanto prescritto da ATS in pochi giorni, avrebbe comunque dovuto chiudere.
A quel punto è stato comunicato dalla proprietà alla cooperativa il recesso del contratto di gestione ed è stata individuata una nuova coop che avrebbe dovuto subentrare nell'attività, affiancando inizialmente la proprietà per tutti i passaggi burocratici necessari al fine di non interrompere i servizi scolastici.
Purtroppo la corsa fatta dagli attori interessati per trovare soluzioni che potessero salvaguardare sia le famiglie che i dipendenti non è stata risolutiva e, alla fine, comunque la scuola ha dovuto chiudere i battenti. Troppi problemi sovrapposti non hanno reso possibile andare avanti.
Il Comune ha seguito da soggetto terzo -non direttamente interessato- questo processo e il sottoscritto insieme ad assessori ed uffici, per quanto di propria competenza, ha fatto il possibile per aiutare proprietà e cooperativa a salvare la situazione.
Venendo ad oggi, per affrontare la crisi di posti legata all'Infanzia, come Amministrazione Comunale stiamo valutando l'attivazione di un servizio parascolastico in tempi brevi, che possa fare da paracadute per le famiglie che si sono trovate completamente spiazzate, ed anche comprensibilmente arrabbiate, per via di questo repentino precipitarsi degli eventi. Di questo daremo informazione alle famiglie in questi giorni, il tempo di organizzarsi e di fare gli atti amministrativi necessari.
Guardando al futuro invece collaboreremo con la proprietà della scuola per far sì che almeno il servizio più delicato, ovvero il Nido e Primavera, possano ripartire, ben consapevoli di quanta necessità ci sia di questi servizi in Valceresio.
Lavoreremo, come sempre, per risolvere questo problema, perché, anche se nasce per controversie tra soggetti privati, le ricadute sono sulla comunità tutta, e quindi ciò assume una valenza pubblica, dove è giusto che anche il Comune possa metterci lo zampino, nel senso buono del termine.
Abbiamo infatti in mente un progetto che vada ad investire su spazi e servizi per i più piccoli e per le famiglie, che coinvolgerà non solo la scuola paritaria, ma anche la statale, così da ripristinare la copertura della fascia 0-6 anni che era un fiore all'occhiello di Besano.
Sono convinto però che da ogni crisi possa nascere una opportunità. Lavoreremo pancia a terra per questo, affinché i bambini possano tornare ancora al Girola, trovando un luogo accogliente con un ampio giardino dove giocare e maestre preparate per seguirli».