«Mi godrò fino all'ultimo istante la passione di Varese che abbiamo riacceso e riportato qui in via Albani e l'augurio non può che essere quello di chiudere al meglio»: domani sera noi vogliamo uno, cento, mille Edoardo Raimondi.
C'è sempre un desiderio da esprimere quando tutto è ancora in gioco e non siamo in punto di morte, e il nostro desiderio è questo: tornare sui tubolari del settore ospiti di Caldaro, con il vento che s'infila nello stadio accoltellandoti al collo, in piedi con il nostro computer sospeso a mezz'aria, l'agenda di Floccari piena di appunti e i titoli di Carraro, le cuffie di Max e il cappello di Stefanone, le bandiere e gli striscioni gialloneri, la Rosamunda che, intonata in Alto Adige, a qualche chilometro dal Palaonda, ha un altro sapore e un altro onore, di nuovo lì, davanti al teatro dell'impresa più bella e indimenticabile dai tempi della Kronenbourg e della Shimano.
Per chiudere il cerchio e tornare sulla Strada del Vino, dove tutto è possibile perché il destino è fatto di incroci e pianeti che s'incrociano sempre allo stesso punto, lassù dove gli uomini diventano eroi, e dove Andrea, Edo e i Mastini ci hanno trascinato in pista, ricambiati dal sospiro e dal ruggito degli spalti stracolmi di giallonero, serve un ultimo passo, il più difficile al di là di quello che si possa pensare: battere domani sera l'Alleghe per la terza volta in sei giorni, replicando in gara 3 l'essenzialità, la compattezza, la capacità di recuperare dischi in zona neutra e fiondarsi in porta ammirate in gara 1 e 2.
I Mastini, che hanno trovato la quadra con la seconda e la terza linea più forti del campionato, una prima linea riaccesa dal diavolo Piroso e una porta dove agisce un'entità superiore, sono caduti e si sono rialzati e solo per questo meriterebbero un palaghiaccio bollente: quasi inutile dirlo a chi ama questi colori, che può solo darci lezioni di amore per i Mastini e che domani sera arriverà in via Albani con la sua maglia e la sua sciarpa giallonere per trascinare in semifinale una bandiera e i giocatori che l'hanno sempre rappresentata alla grandissima.
C'è da attendersi il colpo di coda alleghese, una scudisciata d'orgoglio e rabbia nelle corde di un club capace spesso di guardare in faccia la morte e di batterla: sarà una battaglia, tutt'altro che scontata, e non escluderemmo un epilogo sofferto dove vincerà, speriamo, la voglia di tornare lassù in Alto Adige, dove da sempre sorgono i sogni più grandi del Varese.
Quarti playoff
Gara 3 - Giovedì 6 marzo
Ore 20 Aosta-Fiemme (serie: 1-1). Ore 20.30: Caldaro-Valpellice (serie: 2-0), Feltre-Appiano (serie: 1-1), Varese-Alleghe (serie: 2-0, clicca QUI per i biglietti).
Gara 4 - Sabato 8 marzo
Appiano-Feltre, Fiemme-Aosta
Eventuale gara 5: martedì 11 marzo