La bellezza, la forza e se vogliamo la potenza dell'hockey e dell'IHL la assaggeremo davvero anche stasera, e siamo soltanto a gara 2 dei quarti playoff. Tra Alleghe, dove i Mastini troveranno un clima infuocato, Torre Pellice, dove la Valpe torna nei playoff dopo cinque anni contro sua maestà il Caldaro, e Cavalese, con il Fiemme che ospita la corazzata Aosta, sono attesi almeno tremila spettatori. In Alps e nell'assegnazione dello scudetto tra pochi intimi e poche squadre italiane che giocano in un campionato transnazionale, se li sognano.
Il Varese entra nell'Alvise De Toni pieno di fuoco biancorosso contro una squadra che è pronta a giocarsi tutto, a partire dalla prima linea Moberg-Makela-Iori, assetata di vendetta: serviranno nervi saldissimi, anzi di ghiaccio, e una squadra quasi al completo dopo 6 ore di pullman, cosa che dovrebbe accadere, visto che solo Raimondi e Bertin potrebbero essere assenti. Servirà, inutile dirlo, una difesa d'acciaio e una nuova prova superba di Arturo "il muro" Ohandzhanian, magari avendo pazienza e trascinando la sfida verso la fine, addirittura all'overtime o ai tiri di rigore, visto che più passerà il tempo, più sarà l'Alleghe a dover accelerare i tempi.
«L'importante è essere pronti al momento giusto e ho visto il Varese pronto in gara 1: squadra compatta, ottimi gol, un bravo portiere. L'Alleghe ha una linea, se la contieni gli levi il suo potenziale - ha detto l'ex coach giallonero e maestro di hockey Massimo Da Rin alla trasmissione Sport in Rete di ieri sera su Radio Village condotta da Max Airoldi e Deana De Feo - Con il Como ho sempre cercato di bloccare Moberg, da cui parte il gioco alleghese anche in power play, e ce la siamo sempre giocata. I Mastini sembrano aver messo un mattone netto nella prima gara. Ad aprile arrivano solo due squadre in finale: per chi ce la fa, sarà stata una grande stagione».
«Un playoff è un mondo nuovo - ha proseguito Da Rin - Chi sarà avvantaggiato giocando ogni due giorni? L'Aosta perché tutti i suoi giocatori possono pensare solo a giocare a hockey, mentre quelli di Caldaro e Varese devono fare lunghe trasferte in settimana prendendo ferie dal lavoro, se le hanno».
Giovani da segnalare? «Mi ha meravigliato Dennis Perino - la risposta di Da Rin - un giocatore diverso rispetto all'anno scorso. Poi Cristian Long della Valpe, è veloce e fa gol, e Mattia Clericuzio del Caldaro perché è un difensore essenziale e disciplinato».
Infine, uno sguardo sul suo Como, sempre che Da Rin sarà ancora al Como...: «Il gruppo è la parte più importante di una squadra, come vedete anche voi a Varese e come è stato per me a Como: l'ho sempre sentito vicino anche quando sono stato magari sul punto di mollare, pensando che magari avessi già fatto di tutto per provarci, al di là del fatto che a un certo punto non abbiamo più avuto stranieri».
Quale futuro per il Como, tra stadio fatiscente e beghe burocratiche? «Spero che il Como viva, però ci sono buchi incredibili anche a livello giovanile, come accade in tutta la Lombardia. Ma serve almeno mettere in condizioni accettabili lo stadio, aspetto fondamentale per costruire qualcosa e per non disperdere il lavoro e la passione che poche persone e qualche dirigente mettono nel Como da quarant'anni».
Tornando a stasera, tra le big solo il Feltre ha quasi le spalle al muro e dovrà provare a centrare il punto dell'1-1 ad Appiano: cosa difficilissima, visto che i vincitori della Coppa Italia hanno perso per un gravissimo infortunio Foltin (in bocca al lupo, grande campione).
Quarti playoff
Gara 2 - Martedì 4 marzo
Ore 20 Appiano-Feltre (serie: 1-0). Ore 20.30: Valpellice-Caldaro (serie: 0-1), Fiemme-Aosta (serie: 0-1), Alleghe-Varese (serie: 0-1, diretta Radio Village Network e aggiornamenti sull'home page di VareseNoi)
Gara 3 - Giovedì 6 marzo
Ore 20 Aosta-Fiemme. Ore 20.30: Caldaro-Valpellice, Feltre-Appiano, Varese-Alleghe.
Eventuale gara 4: sabato 8 marzo
Eventuale gara 5: martedì 11 marzo