Territorio - 27 febbraio 2025, 12:57

"Frontalieri non si nasce": la guida pratica di Salvatore Giallo per chi lavora oltreconfine

Tasse, normative e tutto quanto c’è da sapere per un lavoratore in terra elvetica. Una guida preziosa scritta dal commercialista, che ha presentato l’opera stamani in Camera di Commercio: «Un punto di riferimento per tutti, anche per i giovani che vogliono approcciarsi a questo mondo»

Salvatore Giallo, al centro, autore del libro "Frontalieri non si naasce"

Salvatore Giallo, al centro, autore del libro "Frontalieri non si naasce"

Tasse, normative e tanto altro nel libro Frontalieri non si nasce, scritto da Salvatore Giallo, titolare dello studio di commercialisti Giallo & Co.

Presentato stamattina, giovedì̀ 27 febbraio, in Camera di Commercio di Varese, il volume è una guida chiara e pratica su tutto ciò̀ che c'è da sapere per chi lavora in Svizzera.

«Dentro di me c'era due situazioni opposte: una legata alla mia storia, quando da piccolo andavo a fare benzina con mio papà in Svizzera, e una al presente, perché avevo bisogno di una guida per dare risposte rapide ai miei collaboratori - ha spiegato Giallo - È un punto di riferimento per tutti, anche per i giovani che vogliono approcciarsi a questo mondo».

Autore della prefazione è Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente di ACIF (Associazione Italiana Comuni di Frontiera): «Il nostro è un territorio di frontiera, non di confine - ha affermato - Il mondo dei frontalieri è sempre stato studiato in modo frammentato. Questa guida, quindi, ritengo sia preziosa».

Sì è affrontato, poi, il tema della recente norma che ha introdotto la tassa salute per i frontalieri: «Di pasticci, su questo punto, ne sono stati fatti tanti - ha continuato Mastromarino - Non si è tenuto conto delle legislazioni e delle esigenze dei lavoratori, ma è lo stesso problema dello smartworking al 25%. Sì è affrontato in modo impulsivo, non risolvendo il problema».

Quindi, conviene ancora lavorare in Svizzera? «Sì - risponde Salvatore Giallo - Lo stipendio è tarato per chi vive di là, quindi percepirne uno che è tre volte superiore al medio italiano è vantaggioso. Conviene comunque, nonostante le tasse».

Elisa Petrocelli

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