Storie - 20 febbraio 2025, 08:06

La manioca va con l'ossobuco ed è subito Brasile-Italia. Il prossimo passo a Flor de Lis è la cantina

L'incontro tra cucina carioca e cucina nostrana è ora una realtà a Travedona Monate: settimana scorsa ha finalmente aperto una proposta inedita nel panorama gastronomico provinciale. Il bis è dietro l'angolo: da fine mese nel nuovo locale si potranno degustare anche i vini e fare degli aperitivi

La manioca va con l'ossobuco ed è subito Brasile-Italia. Il prossimo passo a Flor de Lis è la cantina

Il Brasile che incontra l’Italia è ora una realtà a Travedona Monate (in via Aldo Moro 145): settimana scorsa ha finalmente aperto Flor de Lis, una proposta inedita nel panorama gastronomico provinciale.

Avevamo scritto QUI il "prequel" di una novità molto attesa, raccontando la storia di Andrea De Santis, giovane imprenditore varesino, “folgorato” sulla via del Brasile da alcune esperienze professionali pregresse e dall’incontro con la moglie Diana, ad aprirgli le porte della conoscenza su una cucina dalle notevoli contaminazioni e basata su materie prime molto particolari.

Ecco quindi l’idea: aprire un ristorante brasiliano “atipico”, che portasse sul territorio un’impronta di Brasile nettamente diversa dall'offerta "tipo" di cucina carioca (ovvero le churrascherie) disposta anche ad aprirsi a influenze italiane. «Sarà un viaggio che porterà il Brasile in Italia e l’Italia in Brasile» era stata la definizione di De Santis, a rendere molto bene il concetto.

Il dire è ora diventato il fare: «La prima sera è stata un successo - rivela l’imprenditore - Abbiamo registrato un pienone e i nostri commensali hanno apprezzato molto questa fusione tra Brasile e Italia. I nostri chef sono stati molto bravi a mettere immediatamente in pratica un menu particolare che prima di settimana scorsa era solo “sulla carta”». 

Non è una frase fatta, quest’ultimo. A titolo di esempio si potrebbero portare le “Tagliatelle fresche di manioca con ragù al coltello di ossobuco di vitello”, inserite in una lista di primi che comprende anche il particolarissimo “Tortino di pasta di grano duro, con ragù di cupim e salsa besciamella, impanato fritto e servito su crema di piselli”, o il “Risotto di carciofi e liquirizia”.

Tradizione e scambio di vedute e sapori si trovano anche negli antipasti, dove un “semplice” vitello tonnato fa “avanti e indietro” dal Brasile, diventando un “Vitello cotto rosa con maio di manioca, pop corn di capperi e tuile di acciuga”, o dove le capesante diventano “Maracuja”, ovvero cotte “croccanti in padella, con cipollotto al lime e coulis di maracuja”. Tra i secondi, oltre alla "concessione" alla carne più tipica, la Picanha, “grigliata al BBQ con legna di faggio e accompagnata da purè di banana di terra”, e alla Feijoada (“con fagioli neri in doppia consistenza, costine di maiale CBT e tortino di riso al salto”) ecco il Bacalhau (“Trancio di baccalà cotto in foglie di banana e tegame di verdure”). 

Nei dolci il Brasile è evidentissimo in tre proposte: la “Tart Exotica” ("Tartellette di frolla da completare al tavolo con crema pasticcera e dadolata di mango, maracuja e papaya), nel “Quindim” ("Budino brasiliano al cocco con carpaccio di ananas cachaça e lime") e nel “San Paolo-Napoli”, una torta caprese accompagnata dal dulce de Leche. 

Attenzione, chi volesse provare questa serie di prelibatezze deve affrettarsi, perché l’intenzione del Flor de Lis è quella di variare parte del menù a cadenza mensile: il prossimo 13 marzo, quindi, la proposta del mese cambierà.

Prima del 13 marzo, forse già alla fine di questo mese, un’altra novità già annunciata avrà fatto capolino: sarà la cantina di Flor de Lis, nella quale si potranno degustare vini brasiliani e italiani e fare degli aperitivi che uniranno al piacere del mangiare, quello del buon bere.

Redazione

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