Adeguare la potenzialità dell’impianto al reale numero di abitanti equivalenti serviti e superare così la possibile infrazione comunitaria che minaccia il territorio. Questo l’obiettivo del revamping che Alfa, il Gestore del Servizio Idrico Integrato della provincia di Varese, ha previsto per il depuratore di Monvalle.
I DETTAGLI
L’impianto è entrato in funzione nel 2000 e serve, oltre a quello che lo ospita, altri cinque comuni: Besozzo, Caravate, Gemonio, Leggiuno e Sangiano. Progettato per ricevere i reflui fognari di 12.500 abitanti equivalenti, ha visto aumentare nel tempo l’afflusso di scarichi fino agli attuali 16.000 abitanti equivalenti.
CANTIERE APERTO PER 12 MESI
La consegna dei lavori è avvenuta pochi giorni fa e ora si sta approntando il cantiere, che resterà aperto almeno fino a fine 2025. Tutte le parti dell’impianto saranno ammodernate: dal pretrattamento posto poco dopo il canale d’ingresso alle (nuove) sezioni di filtrazione terziaria e di disinfezione con raggi UV. L’investimento previsto dal progetto supera di poco i due milioni di euro.
LA SOSTENIBILITÀ AL CENTRO
Il progetto targato Alfa è particolarmente innovativo. Intanto, non prevede un ulteriore consumo di suolo, ma “soltanto” il potenziamento e l’efficientamento dell’impianto. Saranno, infatti, realizzate due linee di trattamento negli stessi spazi dove ora ve n’è una sola. Attraverso sofisticati sistemi e apparecchiature, la gestione – affidata anche a un controllore di processo automatizzato – permetterà maggiore flessibilità e una eccellente efficienza energetica.
Migliorerà altresì la qualità dell’acqua depurata in uscita, riversata nel torrente Monvallina, immissario del Lago Maggiore. Infine, grande attenzione è stata posta al cronoprogramma dei lavori, allo scopo di minimizzare, durante le varie attività, possibili riflessi negativi sull’ambiente circostante.