Gianni Lucchina, capogruppo della minoranza “Vivere Gavirate” ha tracciato un bilancio dei primi sei mesi della nuova amministrazione gaviratese guidata dal sindaco Massimo Parola.
«Riteniamo che in questi primi 180 giorni l’amministrazione sia stata sciapa, non c’è ancora stato quel colpo di reni che ci saremmo aspettati - dichiara Lucchina - Stanno lavorando in continuità col passato, in primis per quanto riguarda il rapporto con le opposizioni con un atteggiamento sempre di sufficienza e poi il primo bilancio parla da solo. Tutte le opere in previsione nel 2025 - spiega il leader di minoranza - sono quelle che già aveva approvato la precedente amministrazione. Non sono riusciti nemmeno ad abbassare la tassazione comunale, abbiamo l’addizionale Irpef più alta di tutta la zona, l’Imu sulla seconda casa è tra le più alte e per i costi e le concessioni cimiteriali vale lo stesso discorso»
Lucchina analizza anche i comportamenti e gli atteggiamenti della nuova giunta: «Una amministrazione per essere coesa deve essere messa in campo tutta, coinvolgendo ogni membro per le sue doti e capacità. Abbiamo notato invece che lo “sgomitamento” e la voglia di apparire di un singolo mette da parte tutti gli altri, e non mi riferisco al sindaco».
Per quanto riguarda invece le attività e le proposte presentate in questi primi mesi dal suo gruppo “Vivere Gavirate” dice: «Noi come gruppo di opposizione continueremo a fare la nostra parte, siamo molto attenti agli avvenimenti nel nostro comune e per questo abbiamo già organizzato diversi appuntamento e presentato alcuni progetti. Purtroppo la nostra mozione sulla Ilma è stata bocciata perchè ritenuta troppo individuale - spiega Lucchina - ne abbiamo fatta poi un’altra sull’alluvione con un’incontro con la cittadinanza che ha visto un’enorme partecipazione, abbiamo inoltre parlato di sicurezza con un incontro con la polizia stradale e la polizia postale».
Lucchina entra poi nel merito anche della questione Beko: «Abbiamo proposto due mesi fa di fare una mozione unitaria per i lavoratori della Beko e siamo ancora in attesa di una risposta che speriamo prima o poi arrivi. Nel nostro comune abitano circa 90 lavoratori di questa azienda, l’importante è fare qualcosa per loro, attività che gli altri comuni stanno già portando avanti. Siamo disposti ad approvare e discutere qualsiasi proposta o documento che vada nella direzione del sostegno al lavoro e inviti l’azienda a ripensare alle sue scelte - dichiara Lucchina - Il nostro intento è quello di porci sempre in maniera propositiva nei confronti della nostra città e della nostra amministrazione, dalla quale ci saremmo aspettati un atteggiamento più collaborativo e meno sufficiente. Di tempo da qui alle prossime elezioni però ce n’è ancora parecchio, speriamo che la situazione cambi in meglio».