Gallarate - 16 gennaio 2025, 14:12

Settimana della Sicurezza: il rappresentante degli studenti risponde alle accuse del gruppo Tanuki con un messaggio di orgoglio e unità

Gabriele Ferrario difende le attività dell’Istituto Falcone: «Studiamo, ci formiamo e vogliamo essere una generazione migliore. La nostra scuola non è militarizzata, ma un luogo di crescita e prevenzione»

Settimana della Sicurezza: il rappresentante degli studenti risponde alle accuse del gruppo Tanuki con un messaggio di orgoglio e unità

Il dibattito sulla "Settimana della Sicurezza" organizzata dall'Istituto Falcone di Gallarate continua a suscitare discussioni accese. Dopo le critiche del gruppo Tanuki, che ha annunciato un presidio per sabato 18 gennaio, denunciando la "militarizzazione" delle scuole, interviene Gabriele Ferrario, rappresentante degli studenti, con una dichiarazione che non lascia spazio a fraintendimenti.

In una nota appassionata e diretta, Ferrario risponde alle accuse del collettivo, difendendo le attività svolte durante l'iniziativa e il coinvolgimento attivo degli studenti.

«Chiediamo scusa per voler essere una generazione migliore»

«Mi chiamo Gabriele, sono rappresentante dell'Istituto Falcone, e volevo chiedere scusa a nome degli studenti», esordisce Ferrario, con una punta di ironia che preannuncia un messaggio serio. «Chiediamo scusa se studiamo, se vogliamo informarci, se partecipiamo attivamente alla Settimana della Sicurezza».

Ferrario prosegue elencando le attività che hanno caratterizzato l’iniziativa: dal corso sull’utilizzo del defibrillatore, pensato per salvare vite in situazioni di emergenza, alla sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, «un'azione necessaria per ridurre le vittime». Un richiamo alla concretezza che contrasta con le accuse mosse dal gruppo Tanuki.

Un’apertura al confronto culturale

Ferrario sottolinea anche l'importanza delle esperienze internazionali, come la partecipazione di alcuni studenti all'“International Day” presso il NRDC-ITA (Corpo di Reazione Rapida della Nato a Solbiate Olona), che ha permesso loro di entrare in contatto con tradizioni, usi e costumi di diverse culture. «Chiediamo scusa se pensiamo che conoscere il mondo e aprirci a nuove realtà ci renda persone migliori», aggiunge.

La scuola non è militarizzata

In risposta alla critica più controversa sollevata dal gruppo Tanuki, Ferrario nega con fermezza l’idea che l'istituto sia stato "militarizzato": «Chiediamo scusa se non crediamo che la nostra scuola sia militarizzata. Chiediamo scusa se vogliamo essere una generazione migliore».

Un appello alla positività

Le parole di Ferrario si presentano come un manifesto della volontà degli studenti di superare le polemiche e concentrarsi su ciò che conta davvero: formazione, prevenzione e crescita culturale. Il messaggio di Ferrario rivendica il diritto degli studenti di Gallarate di formarsi e partecipare attivamente a iniziative educative senza essere etichettati o strumentalizzati.

Con la sua dichiarazione, Ferrario invita implicitamente tutte le parti coinvolte a riflettere sulla necessità di un dibattito più costruttivo, che metta al centro il valore dell’educazione e della collaborazione, anziché alimentare scontri ideologici. Un appello che risuona forte in un momento in cui la città appare divisa, ma in cui i giovani sembrano pronti a fare la loro parte per costruire un futuro migliore.

Alice Mometti

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