Glieli ha presi tutti. Artur Ogandzhanyan, ma chiamatelo solo Artur in attesa di riuscire a pronunciare il suo cognome, glieli ha presi tutti. L'Appiano sarà stato anche privo dei due stranieri Williamson e Collin e dei 2 nazionali Piechenstein e Frick, ma è tutto fuorché normale vedere un portiere arrivato a Varese pochi giorni fa dall'altra parte d'Europa esordire con uno shootout e con il titolo di Mvp, chiudendo la porta con ogni tipo di parata. A casa nostra si chiamano predestinati.
Il Varese ha vinto 6-0 e lo ha fatto anche con due gol speciali - "speciali" per chi li ha fatti - di Sebastian Allevato, il figlio del futuro giallonero che ha messo dentro il poker, ed Edo Raimondi - il figlio delle origini giallonere - che ha chiuso con la sestina il terzo periodo, ma oltre il risultato c'è una squadra spietata (6 gol su 19 tiri!), multiforme, visto che coach Glavic schiera subito i neo arrivati ucraini in porta e in prima linea, capace di abbattere l'avversario con una serie di colpi mirati, proiettili sul marmo che fanno impazzire e scavano il solco. E, poi, anche ai Mastini, che hanno ritrovato il loro capitano, mancava qualcuno di non poco conto come Marcello Borghi, rimasto in città all'ultimo per motivi familiari, l'azzurrino Perino e l'infortunato Fanelli.
Quando la squadra è andata sul 4-0 togliendo il piede dall'acceleratore, ecco salire in scena il neo portiere ucraino, prima del pokerissimo del killer Tilaro e della sigla di chiusura targata Raimondi nel sottofondo dei cori gialloneri che, anche stavolta, hanno fatto sentire in casa il Varese.
IL FIGLIO DEL FUTURO E RE ARTUR
Nel secondo periodo il Varese "macina", spinge e chiude gli avversari all'angolo quasi con secchezza e impossibilità di replica: prima trova il 3-0 con un gol dello spietato Ghiglione dopo un'azione di Vanetti, capitano come sempre al servizio della squadra anche in terza linea, poi ecco il poker del giocatore che tutti, a Varese, vorrebbero sempre veder segnare perché è l'emblema di applicazione, tenacia e allenamento quasi maniacali e soffocanti: Allevato, figlio del futuro giallonero, piomba infatti come un falco in un corridoio libero davanti alla porta mettendo dentro come un treno il 4-0 ispirato da Franchini. Segna la quarta linea, segna il ragazzo di casa. Lì, avanti di 4 gol, iniziamo a vedere di cosa è capace Ogandzhanyan, che tira fuori 3-4 dischi di pinza, di gambale e allargandosi plasticamente (la porta del Varese sembra non avere uno spiraglio libero quando allunga le braccia). Una parata a mani allargate in salto con la pinza che afferra e stritola il disco scagliato da Eruzione sembra quasi un'immagina da cartolina.
CONCRETI, QUADRATI, CINICI
Il Varese è in netta crescita fisica ed è quadrato, compatto, concreto, quasi cinico, così dopo due apparizioni altoatesine davanti alla gabbia ospite (in una i padroni di casa non insaccano il rimbalzo e nell'altra è bravo il goalie ucraino con l'aiuto del palo), lo dimostra nell'uno-due del primo tempo. C'è l'azione (aggiramento perfetto di Schina, autore di un gran campionato) e la conclusione dell'1-0 (tocco vincente di Pietro Borghi). C'è ancora l'azione - un tiro di Makinen da fuori - che, stavolta, è anche la conclusione che vale il raddoppio.
Giovedì arriva l'Aosta: dai e ridai, prima o poi...
Appiano-Varese 0-6 (0-2, 0-2, 0-2)
Reti: 7'56" Pietro Borghi (Schina) 0-1, 10'26" Makinen (Kuronen) 0-2; 28'02" Ghiglione (Vanetti, Makinen) 0-3, 28'21" Allevato (Franchini) 0-4; 51'30" Tilaro (Kuronen, Schina) 0-5, 56'01" Raimondi (Michael Mazzacane, Franchini) 0-6
Appiano: Pallabazzer (Reinalter); Oberrauch, Radin, Eruzione, Graf, Tombolato; Gamper, Spitaler, Erlacher, Schwingshackl, Engl; Unterrainer, Zublasing, Chizzali, Steiner, Rottensteiner; Galimberti, Amici, Galvan. Coach: Martin Lacroix.
Varese: Ohandzhanian (Filippo Matonti); Makinen, Raskin, Ghiglione, Kuronen, Tilaro; Marco Matonti, Schina, Raimondi, Michael Mazzacane, Franchini; Bertin, Erik Mazzacane, Piroso, Vanetti, Pietro Borghi; Crivellari, Allevato, Fornasetti. Coach: Gaber Glavic.
Arbitri: Andrea Benvegnù, Alexander Wiest (Thomas Formaioni, Giovanni Strazzabosco)
Note - Penalità Ap 6', Va 6'. Tiri Ap 28, Va 19.
Master Round
Terza giornata: Appiano-Varese 0-6, Feltre-Aosta 2-7 (1.250 spettatori), Alleghe-Caldaro 0-2 (570 spettatori)
Quarta giornata (giovedì 16): Varese-Aosta (20.30), Alleghe-Appiano (20.30), Caldaro-Feltre (20.30)
Quinta giornata (sabato 18): Caldaro-Varese (19.30)
Le gare di ritorno: Varese-Feltre (sabato 25, 18.30), Alleghe-Varese (sabato 1° febbraio, 20.30), Varese-Appiano (sabato 15 febbraio, 18.30), Aosta-Varese (giovedì 20 febbraio, 20), Varese-Caldaro (sabato 22 febbraio, 18.30)
Classifica
Caldaro 30 punti. Aosta 26. Feltre 23. Varese 22. Appiano 13. Alleghe 12.
Qualification Round (le prime due ai quarti playoff)
Terza giornata
Dobbiaco-Como 3-2, Fiemme-Bressanone 9-1, Fassa-Valpellice 5-3. Riposo: Pergine
Classifica
Fiemme 18 punti. Dobbiaco 16. Pergine*, Fassa* 13. Valpellice 12. Bressanone e Como* 4. *una gara in meno
Quarta giornata (giovedì 16): Bressanone-Dobbiaco (ore 20), Pergine-Como (20.30), Fassa-Fiemme (20.30). Riposo: Valpellice