Non è facile per noi scrivere stasera. Guardiamo la curva e gli ottocento spettatori felici per il 7-2 all'Alleghe dei Mastini, che hanno dominato per due tempi, arrivando sul 7-0, prima di alzare il piede dall'acceleratore e lasciare la ribalta nel terzo a Filippo Matonti, che ha parato anche un rigore e a cui il pubblico si è aggrappato in maniera commovente dopo aver perso Perla, riservandogli cori e ovazioni, ma dobbiamo confessare di essere le persone che amano questi colori più tristi al mondo.
Per noi i rapporti umani sono tutto, come la riconoscenza: non saremmo qui a scrivere del Varese se tanti anni fa un omino con un cuore grande così non ci avesse detto, quando non esisteva nulla, che «un giorno torneremo a riempire il Palalbani e a vincere». E se questo stesso omino non avesse fatto di tutto, oltre ogni capacità umana, per legarsi ai Mastini e legare, sempre, ogni persona al suo sogno di chiudere un cerchio. Non saremmo qui, né noi né nessuno di voi, se Andrea Vanetti non avesse detto "sì", come i giocatori che erano con lui quel giorno al Volo a Vela, a chi prese in mano la società.
Non potete chiedere a noi, che abbiamo visto tagliare le radici ai capitani del calcio, Donato Disabato, e del basket, Giancarlo Ferrero, con le conseguenze che tutti hanno davanti agli occhi (l'appartenenza a Varese fa sempre la differenza, palla a spicchi, pallone o disco), di accettare che il numero 16 dei Mastini sia stato costretto a vedere i compagni dalla piccionaia sopra al bar, insieme all'infortunato Piroso, perché non convocato dal coach Gaber Glavic per scelta tecnica, il che presuppone il fatto che non sia stato ritenuto utile alla causa per motivi hockeystici, motivi che, come sempre, l'allenatore del Varese si guarda bene dal fornire pur se sfuggono completamente a chi ha assistito a tutte le partite giallonere. Il verbo di Glavic, così, è legge forse per tutti, ma non per noi.
Di fronte a un capitano e a un uomo come Vanetti, tra l'altro finora quasi sempre tra i migliori in pista, e a un allenatore giunto a Varese da pochi mesi, non avremo mai il minimo dubbio da che parte stare. E abbiamo il dovere di scriverlo. Glavic fa ciò che vuole da quando è arrivato, ci mancherebbe altro che noi non facessimo lo stesso in questo articolo.
Di più: attendiamo immediatamente Vanetti in pista e, allo stesso tempo, aspettiamo che la società difenda un patrimonio giallonero e dell'intera città senza se e senza ma. C'è qualcosa di più forte e grande di Vanetti per un umile e fedele Mastino? Parla da solo il gesto di Tilaro, che dopo aver segnato il primo gol ha indicato con il guantone Vanetti, suo e nostro capitano appostato due piani più su, sotto il tetto dell'Acinque Ice Arena.
Omaggio iniziale a Rocco Perla, molto emozionante, da parte dello speaker Roberto Rizza, che ha salutato per nome il numero 2 tornato in Finlandia per svolgere il servizio militare, seguito dal suo cognome urlato da 800 persone all'unisono: grazie Rocco, noi ti aspetteremo sempre qui.
Alleghe ko, spolpato anche perché forse prosciugato dalle energie della battaglia con l'Aosta (4-6 sabato scorso dopo essere stato avanti 3-1), per di più incalzato da una carneficina di penalità.
Il secondo periodo era già proseguito su un piano inclinato verso la porta alleghese con i Mastini cinici, spietati, forse perfino incazzati: Marcello Borghi chiude l'assist di Makinen spaccando la gabbia sotto la Nord (3-0), Marco Matonti segna la prima rete di stagione nell'angolo basso, facendo esplodere il collega Matteo Carraro, quindi ecco il Franchini-show (5-0 e 7-0 di rapina, a modo suo, da mago, davanti alla gabbia) intervallato dal 6-0 di Ghiglione. C'è anche un'espulsione ospite (Vallazza) per qualche parola di troppo agli arbitri.
Mastini dominanti come forse non mai nel primo tempo, chiuso sul 2-0 ma i gol di vantaggio avrebbero dovuto e potuto essere almeno il doppio. Vantaggio con il disco scagliato dal killer Tilaro che s'infila sotto la traversa, poi il numero 15, in questo caso quasi un 16, alza il guantone indicando capitan Vanetti, appostato sopra la porta dell'Alleghe e il bar, in piccionaia, a vedere il match dei compagni insieme a Piroso. Il gol, e non solo, è per il numero 16 giallonero. Una scena piena di spogliatoio e riconoscenza.
Prima del raddoppio di pura classe di Makinen, che con un numero personale nasconde e poi infila il disco in rete con la complicità di De Nardin, e delle numerose occasioni capitate sui bastoni di Ghiglione, Kuronen, Franchini e Raimondi, l'arbitro Melissa Boverio - che in coppia con il padre Luca non ha rivali per bravura in IHL, e forse non solo qui - riceve una parola di troppo dopo i due minuti dati a Podolskij, ma è l'unico momento della serata davvero poco sportivo.
Ma non chiedeteci di fare i salti di gioia: avessimo vinto 100-0, o perso 100-0, avremmo comunque scritto di una ferita sulla maglia numero 16 da chiudere in tempo zero.
Perché se dobbiamo vivere o morire per i Mastini con qualcuno, noi lo faremo sempre con Andrea Vanetti.
Varese-Alleghe 7-2 (2-0, 5-0, 0-2)
Reti: 7’49” Tilaro (Ghiglione) 1-0, 15’13” Makinen (Kuronen, Schina) in sup. 2-0; 28’28” Marcello Borghi (Makinen, Schina) in sup. 3-0, 31’42” Marco Matonti (Ghiglione) 4-0, 33’37” Franchini 5-0, 34’56” Ghiglione (Makinen, Marcello Borghi) in doppia sup. 6-0, 38’57” Franchini (Raimondi, Marcello Borghi) 7-0; 47’10” Alessio (De Val, Iori) 7-1, 54’44” Shamardin (Alessio) 7-2
Varese: Filippo Matonti (Mordenti); Marco Matonti, Makinen, Ghiglione, Kuronen, Marcello Borghi; Schina, Filippo Crivellari, Raimondi, Michael Mazzacane, Franchini; Bertin, Erik Mazzacane, Allevato, Pietro Borghi, Tilaro; Alessandro Crivellari, Fornasetti. Coach: Gaber Glavic
Alleghe: De Nardin (Scola); Da Tos, Aleksandrov, Francesco Soppelsa, Makela, Moberg; Shamardin, Costantin, Alessio, De Val, Iori; Angoletta, Vallazza, Martini, Caldart, Fontanive; Manfroi, Podolskiy. Coach: Vesa Surenki
Arbitri: Luca Boverio, Melissa Boverio (Giorgio Brenna, Riccardo Pignatti)
Note - Penalità Va 6', Al 40'. Tiri Va 37, Al 20. Spettatori: 760.
Master Round
Seconda giornata
Appiano-Feltre 2-5, Varese-Alleghe 7-2, Aosta-Caldaro 2-4
Terza giornata (sabato 11): Appiano-Varese (19.30), Feltre-Aosta (19.30), Alleghe-Caldaro (20.30)
Quarta giornata (giovedì 16): Varese-Aosta (20.30)
Quinta giornata (sabato 18): Caldaro-Varese (19.30)
Le gare di ritorno: Varese-Feltre (sabato 25, 18.30), Alleghe-Varese (sabato 1° febbraio, 20.30), Varese-Appiano (sabato 15 febbraio, 18.30), Aosta-Varese (giovedì 20 febbraio, 20), Varese-Caldaro (sabato 22 febbraio, 18.30)
Classifica
Caldaro 27 punti. Aosta, Feltre 23. Varese 19. Appiano 13. Alleghe 12.
Qualification Round (le prime due ai quarti playoff)
Seconda giornata
Pergine-Dobbiaco 1-4, Como-Fiemme 1-9, Valpellice-Bressanone 8-1. Riposo: Fassa
Classifica
Fiemme 15 punti. Pergine, Dobbiaco 13. Valpellice 12. Fassa 10. Bressanone e Como 4.
Terza giornata (sabato 11): Dobbiaco-Como (20), Fiemme-Bressanone (20.30), Fassa-Valpellice (20.30). Riposo: Pergine