Calcio - 05 gennaio 2025, 19:14

FOTO «Ci siamo accorti di non essere onnipotenti»: Tricarico trasforma in un'opportunità la batosta in Coppa della Solbia

I bresciani del Rovato si prendono la finale lombarda di Coppa Italia Eccellenza a Seregno contro i nerazzurri con un indiscutibile 4-0: «Adesso vediamo se siamo uomini, sportivamente parlando». Le immagini di Alessandro Umberto Galbiati

La delusione della Solbiatese e lo sguardo di Tricarico, la gioia del Rovato: il calcio, e la vita, insegnano a vincere anche da sconfitte come una finale di Coppa persa 4-0 (foto Alessandro Umberto Galbiati)

La delusione della Solbiatese e lo sguardo di Tricarico, la gioia del Rovato: il calcio, e la vita, insegnano a vincere anche da sconfitte come una finale di Coppa persa 4-0 (foto Alessandro Umberto Galbiati)

«Adesso vediamo se siamo uomini, sportivamente parlando». Potremmo iniziare e finire qui, con le parole del tecnico Danilo Tricarico, il commento della finale di Coppa Italia giocata, o non giocata, dalla Solbiatese a Seregno contro il Rovato Vertovese, che ha vinto 4-0 ma avrebbe potuto fare anche qualche gol in più di fronte a un grande pubblico di mille persone (clicca QUI per i volti dei cinquecento tifosi della Solbia). I nerazzurri hanno smesso di giocare, uscendo dalla partita, dopo aver incassato la seconda rete di Belotti, bellissima e tutta di prima esattamente come l'1-0 targato Bertuzzi, dopo 25 minuti. Dal vivo o in diretta streaming, non avevamo mai visto Scapinello e compagni non tanto perdere - evento comunque rarissimo - ma lasciarsi andare e farsi cadere il mondo in testa in questo modo, come se fosse "impossibile" accettare di trovarsi di fronte una squadra più rapida, più forte fisicamente, più in palla, più affamata e, quindi, di doversi trasformare in umili sfidanti per non affondare piuttosto che continuare a essere o credersi dominatori onnipotenti. Altra parola, quest'ultima, utilizzata dallo stesso Tricarico: «Ci siamo accorti di non essere, né di dover essere, onnipotenti».

Il terzo gol (Cortinovis spunta nel mucchio in area e insacca) e il quarto (tocco facile sotto porta di Vitali) o l'espulsione di Riceputi - sarà anche stata frustrazione, ma comunque conteneva un segnale di vita o di reazione (sbagliata, ma meglio di niente) - non ci hanno impressionato così come, invece, è accaduto di fronte a un calcio d'angolo battuto da un giocatore nerazzurro dopo il 90', sullo 0-4, con la palla messa sulla bandierina e mandata direttamente a fondo campo invece che in mezzo all'area. Come se, ormai, non valesse la pena neppure batterlo. Una scena da prendere ad esempio perché non si ripeta più. Proprio qui sta il punto: ogni millimetro di partita, perfino all'ultimo secondo utile di una simile scoppola, merita di essere giocato con ogni forza e con tutto il cuore possibile. Perché fa parte della vita e dell'esperienza per poter essere un giorno dei vincenti. Certi segnali che potessero far pensare che alla Solbia le cose venissero considerate già scritte, scontate e troppo facili, vedi i tanti gol falliti in campionato per un soffio - ma se il soffio si ripete, qualcosa significa - erano già arrivati.

Ora c'è questo 0-4 che in campionato può dare più forza di una vittoria per riscoprirsi anche gregari e non solo fuggitivi ed essere un'opportunità senza precedenti per respingere l'attacco di Pavia e Caronnese, ormai nell'ombra dei nerazzurri in classifica. Come? Tornando ad assaporare il gusto delle piccole cose come una corsa in più, un angolo battuto bene, un duello vinto anche a cinquanta metri dalla porta avversaria, e non solo di quelle grandi a cui forse la Solbiatese, vedendosi sempre bella e "onnipotente", si era abituata: per andare in serie D a volte serve trovarsi di fronte al muro, invece che passeggiare sui tappeti rossi. Insomma: adesso vediamo se siamo uomini. 

Rovato Vertovese-Solbiatese 4-0 (2-0)
Reti
: nel pt 20′ Bertuzzi, 25′ Belotti; nel st 20′ Corinovois, 41′ Vitali
Rovato Vertovese (4-3-3): Gherardi, Zenoni, Rudelli (13' st Gaverini), Zanga (16' st Palamini), Belotti, Cortinovis, Bertuzzi (33' st Vitali), Pozzoni (7' st Rota L.), Messedaglia, Lini, Ballabio (22' st Rota G.). A disp.: Rota N., Adenyo, Chiappa, Cartella. Allenatore: Bolis.
Solbiatese (3-4-1-2): Cavalleri, Lonardi L. (21' st Lonardi D.), Gabrielli, Lorusso, Minuzzi, Cocuz, Galli (1' st Manfrè), Riceputi, Martinez (1' st Torraca), Scapinello (30' st Monti), Silla (21' st Mondoni). A disp.: Seitaj, Mongelli, Giamberini, Finoli. Allenatore: Tricarico.
Arbitro: Beretta di Bergamo (Sanneris di Mantova e Caccia di Bergamo)
Note - Angoli: 5-3. Ammoniti: Gabrielli (S), Zanga (R), Torraca (S), Minuzzi (S), Lini (R). Espulso: Riceputi (S) al 24' st per doppia ammonizione.

Andrea Confalonieri


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