«Per lavarci siamo costretti ad andare a casa di amici o a farlo in ufficio, chi non ha l'induzione non può neppure prepararsi da mangiare. Viviamo senza riscaldamento, gas e acqua calda in pieno inverno. Eppure noi abbiamo sempre pagato, quello che stiamo vivendo non è giusto»: sono le parole di uno degli inquilini dei due condomini di via Isonzo a Varese, in zona palaghiaccio, rimasti al freddo dopo che ieri A2A ha piombato il contatore per "morosità", com'è scritto sull'etichetta dello stesso, in seguito al mancato pagamento delle bollette.
La vicenda è esplosa nella giornata di oggi, quando gli stessi inquilini hanno lanciato un appello contattando i media e anche il sindaco Davide Galimberti per raccontare il grave disagio che stanno vivendo in queste ore una trentina di famiglie, tra cui anche anziani e bambini, nelle palazzine in questione.
I residenti raccontano, tramite l'avvocato Mariano Chiaravalli, quello che sta succedendo: sostengono infatti di aver pagato regolarmente le fatture - si parla di un ammontare totale di circa 70 mila euro versato da oltre un anno - ma la cifra non sarebbe stata versata ad A2A dall'amministratore che, a quanto detto dall'avvocato Chiaravalli a cui si sono rivolti, risulta non raggiungibile.
Una situazione di grave disagio che costringe le famiglie a vivere in casa con cappotti e coperte oppure a lasciare le abitazioni, per chi può, per farsi ospitare da parenti e amici. Per risolvere la situazione è stata indetta nella serata di oggi una riunione di condominio che si svolgerà nei locali delle cantine: la procedura per ottenere la riapertura del riscaldamento, sempre secondo quanto riferito dai condomini, prevede innanzitutto la nomina di un nuovo amministratore e l'apertura di un nuovo conto corrente per adempiere così agli obblighi nei confronti dell'azienda.