Nell’ambito del piano di controllo del territorio per il contrasto dei traffici illeciti, i finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno stroncato un traffico illecito di prodotti petroliferi provenienti dai Paesi Baltici in totale evasione di imposta. Al termine delle attività oltre 286.000 litri di gasolio e 30.000 litri di benzina, confiscati all’organizzazione criminale con base nel Napoletano, per un valore commerciale di oltre mezzo milione di euro, sono stati assegnati per fini di soccorso e sicurezza pubblica ai Vigili del Fuoco di diverse province lombarde e alla Guardia di Finanza di Varese.
In particolare, nei mesi scorsi le fiamme gialle del Gruppo di Busto Arsizio, attraverso una valorizzazione trasversale del patrimonio informativo contenuto nelle banche dati fiscali, doganali, valutarie e di polizia, avevano individuato e posto sotto sequestro, nei pressi del terminal intermodale ferroviario HUPAC, 10 tank container di cui 9 dediti al trasporto di carburanti adulterati, provenienti dall’est Europa (cosiddetti “designer fuels”) e uno contenente benzina inquinata da clorurati. I suddetti prodotti petroliferi, importati in totale evasione d’imposta, cagionando un danno per l’erario tra IVA e accise evase pari ad oltre 315.000 euro, erano destinati a implementare le cisterne dei distributori stradali dell’intero territorio nazionale.
Successivamente, a seguito dell’analisi e raffinazione negli stabilimenti ENI dei prodotti petroliferi sequestrati, gli stessi sono stati assegnati ai Vigili del Fuoco di diverse province lombarde, da destinare negli autoveicoli in dotazione, per fini di pubblica sicurezza e soccorso alla collettività, nonché per l’espletamento dei compiti di polizia economico finanziaria, a tutela dell’Erario, delle famiglie e delle imprese, al Corpo della Guardia di Finanza.
L’utilizzo di prodotti petroliferi chimicamente alterati può comportare gravi rischi per l’ambiente, a causa delle sostanze inquinanti, e per la sicurezza della circolazione stradale, in quanto il trasporto di queste miscele, altamente infiammabili, avviene spesso con mezzi non idonei, usati per occultare la reale natura del carico. Può, infine, causare ingenti danni ai veicoli dei consumatori, ignari della scarsa qualità del carburante acquistato.
L’Azione del Corpo, ancora una volta, è focalizzata a tutelare il mercato da forme di concorrenza sleale, salvaguardando i consumatori dall’inconsapevole consumo di carburanti di dubbia natura e provenienza e garantendo le entrate che derivano dalle imposte dirette e indirette, così contribuendo al processo di ripresa e rilancio dell’economia del Paese e favorendo una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini.