Chiamateli con il loro nome: immortali. Nemmeno sei assenze (coach compreso) hanno impedito al Varese di uscire dalla "giostra" di Feltre all'overtime con l'undicesima vittoria consecutiva. Una gara folle, palpitante e da crepacuore ha visto i Mastini rimontare due gol dal 2-4 e portarsi sul 6-4 con un micidiale parziale di 4-0 ed essere ripresi negli ultimi 4 minuti con i gol di Voulfson da fuori (Filippo Matonti era coperto da un compagno) e quello a 30 secondi dalla sirena di Korkiakoski (penalità inesistente a Ghiglione che produce la doppia superiorità, visto che era fuori il portiere), uno dei tre fenomenali tenori di casa insieme a Foltin e Kadlec. Ma è lì, a un passo dal baratro in una bolgia di novecento persone con una cinquantina di cuori gialloneri impazziti, che il Varese ancora una volta ha messo spalle al muro il Feltre: di Marcellino Borghi la zampata vincente del 7-6 dopo un'azione di Franchini, già autore del 6-4 su un celestiale assist di Kuronen, e un tiro di Schina. Cosa dire di più che non abbiamo già detto di questo Varese? Ripetiamoci, allora: immortali.
Il viaggio era iniziato con due straordinari tifosi che, dandosi appuntamento fuori dal palaghiaccio prima di ogni trasferta con la pioggia, il sole o la neve, hanno atteso il passaggio del pullman con la squadra per salutare e incitare i giocatori a bordo strada sventolando una bandiera giallonera, ricambiati dal clacson dell'autista (guardate il video qui sotto): il gesto semplice, gratuito eppure immenso di Sandro sempre al fianco della sua Giusy, che segue i Mastini in carrozzina con una passione fuori dal comune, non ha prezzo e commuove. Può esserci attaccamento più puro a questi colori di quello di Giusy e Sandro?
È finita con il popolo giallonero tracimante e caldissimo, in attesa della battaglia annunciata di mercoledì all'Acinque Ice Arena contro l'Aosta. E crediamo che anche l'assente azzurrino Perino, lo squalificato Piroso, gli infortunati Fanelli e Allevato, l'indisponibile Raimondi e l'altro squalificato coach Glavic, tarantolato per 62 minuti in mezzo ai tifosi più vicini alla panchina del Varese, siano orgogliosi di questi ragazzi senza fine che, pur con soli 15 uomini di movimento riescono a far segnare anche il ventunenne Andrea Fornasetti: mai gol fu premio più grande al sacrificio.
Il secondo tempo è qualcosa difficile da raccontare: stavolta è il Feltre a sbloccare un avvio pieno di emozioni e occasioni, con Lytvynov che in superiorità da lontanissimo, nei pressi della blu, insacca nell'angolino basso il 3-2, prima che un magnifico contropiede condotto da Kadlec e Korkiakoski metta quest'ultimo nella condizione di insaccare il 4-2 addirittura in inferiorità. Qui il Varese carica a testa bassa, con lucidità e istinto killer da grande squadra e in tre minuti ribalta tutto in un momento in cui poteva crollare al tappeto: Michael Mazzacane mette dentro il tap-in del 4-3 su "puntata" di Tilaro, sempre nel vivo dell'azione, poi Pietro Borghi prosegue nella sua cavalcata stagionale imbastendo l'ennesimo contropiede-capolavoro da metà pista e arrivando a fulminare Bortoli (4-4), la trance giallonera viene conclusa dal tiro di Schina che, complice una mancata trattenuta, s'insacca per il gran ribaltone ospite.
Primo tempo a metà: il Varese è perfetto e sembra tatticamente inattaccabile (dietro chiude, davanti morde) e così Ghiglione in power play mette il disco dell'1-0 alla destra del portiere di casa mentre Franchini - presente in quasi tutte le azioni decisive - era stato bravissimo a coprirgli la visuale, quindi Fornasetti raddoppia: è la rete dell'umiltà e della serietà quella segnata in tap-in sul tiro di Erik Mazzacane. Ma il Feltre ha tre violini che suonano una melodia incantevole: Foltin in contropiede non perdona con un disco magico dei suoi scagliato a velocità siderale nel punto più lontano della gabbia su cui Matonti non può nulla (1-2), così come non c'è niente da fare in inferiorità sull'azione Foltin-Korkiakoski-Kadlec con quest'ultimo che recapita in porta facilmente il cioccolatino del pareggio. La giostra aveva appena iniziato a girare e si sarebbe fermata solo sul punto esclamativo di Marcello Borghi.
Ora c'è l'Aosta: non diciamo nulla perché già sapete tutto. Anche quello che vorremmo scrivere prima di questa partita.
Feltre-Varese 6-7 all'overtime (2-2, 2-3, 2-1, 0-1)
Reti: 7'50" Ghiglione 0-1 in sup., 9'42" Fornasetti (Erik Mazzacane, Michael Mazzacane) 0-2, 15'12" Foltin (Cortese) 1-2, 16'05" Kadlec (Foltin, Korkiakoski) 2-2 in sup.; 30'41" Lytvynov (Korkiakoski, Kadlec) 3-2 in sup., 35'29" Korkiakoski (Kadlec) 4-2 in inf., 36'11" Michael Mazzacane (Tilaro) 4-3 in sup., 38'32" Pietro Borghi (Filippo Matonti) 4-4, 39'23" Schina (Erik Mazzacane) 4-5; 50'11" Franchini (Kuronen, Ghiglione) 4-6, 56'11" Voulfson (Foltin, Kadlec) 5-6, 59'34" Korkiakoski (Kadlec, Lytvynov) 6-6 in sup; 61'30" Marcello Borghi (Franchini, Schina) 6-7
Feltre: Bortoli (Manfroi); Lytvynov, Atamanchuk, Foltin, Korkiakoski, Kadlec; Gabri, De Giacinto, Da Forno, Lorenzo Dall'Agnol, Matteo Dall'Agnol; Damin, Voulfson, Fantinel, Broch, Longhini; Sperandio, Geronazzo, Forato, Cortese, Benetti. Coach: Martin Ekrt.
Varese: Filippo Matonti (Perla); Makinen, Crivellari, Ghiglione, Kuronen, Marcello Borghi; Basile, Schina, Tilaro, Vanetti, Franchini; Marco Matonti, Erik Mazzacane, Michael Mazzacane, Pietro Borghi, Fornasetti. Coach: Matteo Malfatti (Glavic squalificato)
Arbitri: Fabio Lottaroli, Davide Mantovani (Giacomo Comunian, Giovanni Strazzabosco)
Note - Penalità Fe 20', Va 18'. Tiri Fe 38, Va 26. Spettatori: 832.
21ª giornata
Appiano-Valpellice 6-2, Feltre-Varese 6-7 all'overtime, Fiemme-Bressanone 5-2, Aosta-Dobbiaco 9-2, Alleghe-Como 4-2, Fassa-Pergine 7-5. Riposo: Caldaro
Classifica
Caldaro* punti 54; Aosta* 48; Feltre 45; Varese* 44; Alleghe* 33; Appiano* 30; Pergine 28; Dobbiaco 25; Valpellice*, Fiemme* 23; Fassa 22; Bressanone* 11; Como* 10. *una partita in meno
22ª giornata
Mercoledì 18, 20.30: Varese-Aosta
Giovedì 19, 20.30: Fassa-Appiano, Valpellice-Como, Pergine-Fiemme, Alleghe-Feltre, Caldaro-Bressanone.