Busto Arsizio - 12 dicembre 2024, 18:41

Informazione è protezione: incontro ai Molini Marzoli sulla Protezione Civile

Si è svolto nel pomeriggio di oggi, 12 dicembre, l’incontro dedicato, fra l’altro, al Piano di protezione civile e a una app utile a operatori e cittadini per conoscere territorio e procedure. Il comandante della Polizia Locale, Stefano Lanna: «Il cittadino ha un ruolo fondamentale». Tra i rischi citati a Busto, gli allagamenti dei sottopassi e comportamenti irresponsabili oltre che ricorrenti

Informazione è protezione: incontro ai Molini Marzoli sulla Protezione Civile

«Fino al 1992 la Protezione Civile è stata di esclusiva competenza dello Stato e intesa come risposta a un’emergenza. Ma ci si è accorti dei problemi organizzativi che tale impostazione comporta e che in Italia c’è un volontariato in grado di fare la differenza». Il comandante della Polizia Locale di Busto Arsizio, Stefano Lanna, ha introdotto con queste parole “La Protezione Civile, informare per creare sicurezza”, appuntamento organizzato ai Molini Marzoli con Protezione Civile (Augustus, Garibaldi, Tequila), Ana – Associazione nazionale Alpini e Croce Rossa. Presente, con gli operatori, la vicecomandante Cristina Fossati, saluto istituzionale dell’assessore Matteo Sabba.

Punto ripetuto a più riprese: il Piano di protezione civile, documento che contiene le attività e le procedure per fronteggiare le calamità, è strumento fondamentale per operatori e popolazione. A Busto è stato aggiornato a maggio 2024. Quanti lo conoscono? Ecco emergere il ruolo, fondamentale, dell’informazione. Il testo è disponibile sul sito internet comunale ma è verosimile che la stragrande maggioranza dei cittadini non lo abbia consultato o addirittura ne ignori l’esistenza. Eppure, ha insistito Lanna, «…il cittadino ha un ruolo fondamentale, un’emergenza non può essere addossata completamente alle istituzioni o agli stessi volontari». Riferimento a ciò che i cittadini possono fare in caso di eventi improvvisi ma anche a comportamenti da evitare per non esporsi a pericoli o per evitarne ai soccorritori.

Rischi a Busto? Noti e fortunatamente non altissimi, come chiarito da Marco Cattaneo, della società Viger che ha aggiornato il piano, legati a incendi (ma la scarsa percentuale di territorio boschivo minimizza la probabilità di eventi significativi), sismici (contenuti), allagamenti (soprattutto nella zona nord), legati a strutture e infrastrutture (per esempio ferroviarie). Segnalazione a parte, un classico, per i sottopassi nei pressi della stazione (con obbligatoria connessione a comportamenti evitabili da parte dei cittadini).

MapRisk è, poi, la app multicanale (per mobile e pc, scaricabile con facilità e gratuitamente tramite Google) con informazioni in corso di implementazione. Oltre a una sezione destinata agli operatori (per esempio con cartografia digitale avanzata che include, fra l'altro, la localizzazione degli idranti) ne presenta una dedicata ai cittadini, con il Piano di Protezione civile, informazioni sui comportamenti da tenere, numeri di emergenza, una mappa interattiva realizzata tenendo conto degli eventi succedutisi nel tempo. «L’obiettivo – ha sintetizzato l’ideatore, l’architetto Angelo Campoleoni – è fornire un’informazione snella su piani, aree, strutture. Le mappe vengono popolate via via nel tempo».

Federica Tosi, presidente dell’associazione di pronto intervento Garibaldi, ha sottolineato, fra l’altro, i punti di forza che caratterizzano volontariato e volontari: «Numerosità, competenza, formazione, disponibilità a impegnarsi gratuitamente e con passione».  Regola fondamentale? «Non si agisce mai da soli».

S.T.

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