La Varese Nascosta - 07 dicembre 2024, 07:30

LA VARESE NASCOSTA. Dicembre 1850, nasce l'Arco Mera. Al suo posto una volta c'era...

Il 5 dicembre 1850 venne inaugurato il passaggio che collega le due piazze dell'area pedonale. Fino ad allora l’unico angusto passaggio tra il Corso e la Basilica era “ul purtun”

Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda. 

Il 5 dicembre 1850 venne inaugurato l'Arco Mera.

L'Arco Mera prende il nome dal canonico di San Vittore, Paolo Mera che, verso la metà dell’Ottocento, acquistò, per donarlo alla città, l’edificio in cui fu aperto il passaggio tra il cuore del potere civile, il Palazzo Pretorio, allora sede comunale, e il cuore religioso di Varese, la piazza di San Vittore.

L’arco fu ricavato nei locali che prima ospitavano il Caffè Tachini (n.d.r. Fernando Cova). La prima pietra fu posta il 25 maggio 1850 e l’Arco fu inaugurato il 5 dicembre successivo. Fino ad allora l’unico angusto passaggio tra il Corso e la Basilica era “ul purtun”, che si apriva dove c’era la Libreria del Corso.

Per dare all’Arco l’aspetto pregevole che ancora oggi possiamo ammirare, caratterizzato dai pilastri in pietra di Viggiù e dalle statue che lo sovrastano, furono spese quasi 15.000 lire. Nel dopoguerra sulle pareti interne dell’Arco furono poste otto lastre di marmo con incisi i nomi dei Caduti varesini di tutte le guerre, da quelle coloniali alla Seconda guerra mondiale, e dei combattenti decorati.

Fausto Bonoldi

da La Varese Nascosta

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