Territorio - 02 dicembre 2024, 10:48

Giovani Democratici di Varese condannano la provocazione nazi-fascista a Cuveglio: «Inaccettabile profanazione della memoria partigiana»

Riccardo Vincenzi, consigliere comunale di Cuveglio, denuncia la profanazione della memoria partigiana e chiede lo scioglimento dell'organizzazione. I Giovani Democratici ribadiscono l'importanza di difendere la Resistenza e i valori della Costituzione italiana

Lo striscione esposto dai Do.Ra

Lo striscione esposto dai Do.Ra

Arriva forte la condanna da parte dei Giovani Democratici della provincia di Varese per i fatti accaduti sabato sera a Cuveglio, dove il gruppo nazi-fascista Do.Ra ha esposto uno striscione inneggiante alla "vittoria" della Battaglia del San Martino, proprio di fronte al monumento ai Caduti della battaglia (LEGGI QUI).
«È inaccettabile che la formazione dei Do.Ra non sia stata ancora sciolta, permettendo loro di continuare a profanare e insultare la memoria partigiana. Le montagne sopra Cuveglio sono state teatro di una lotta decisiva per conquistare il presente libero e democratico in cui viviamo oggi. Non arretriamo di un centimetro nel difendere questa memoria e i valori che essa rappresenta. Nessuno può arrogarsi il diritto di infangare con svastiche e fasci littori i luoghi dedicati al coraggio e al sacrificio di chi ha dato la vita per la libertà di tutti, compresa la loro».
Così Riccardo Vincenzi, componente della segreteria provinciale e consigliere comunale di Cuveglio commenta l'accaduto.

«Come organizzazione giovanile chiediamo con forza che l’organizzazione Do.Ra venga sciolta al più presto, per garantire che simili provocazioni non si ripetano mai più. Auspichiamo una condanna chiara e unanime da parte di tutte le Istituzioni, accompagnata da una dichiarazione di antifascismo netta e inequivocabile, priva di dubbi o ambiguità.
Come Giovani Democratici condanniamo fermamente ogni forma di revisionismo storico portata avanti da organizzazioni come i Do.Ra. Non possiamo permettere che vengano distorti o sviliti i valori e i sacrifici della Resistenza, che ha posto le basi della nostra Repubblica libera e democratica. Difendere la memoria partigiana significa tutelare la verità storica e opporsi con forza a qualsiasi tentativo di riabilitare simboli e ideologie incompatibili con la Costituzione italiana. Rinnoviamo il nostro impegno per un antifascismo senza compromessi, che sia guida morale e politica per tutte le generazioni».

Redazione


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