Politica - 02 dicembre 2024, 13:50

Lega in difficoltà? «Se uno vuole fare il ponte di Messina, come pensa di prendere voti a Gallarate?»

In un’intervista al Corriere, Vittorio Feltri cita la città della nostra provincia per parlare di Salvini. Una stoccata anche a Tajani, mentre ci sono elogi per Meloni, leader del partito che il giornalista rappresenta in Regione. Ma di recente colleghi di FdI ne hanno condannato le frasi sui musulmani

Vittorio Feltri in una foto di Adnkronos

Vittorio Feltri in una foto di Adnkronos

«Se uno vuole fare il ponte di Messina, come pensa di prendere i voti a Gallarate?». Cita la città della nostra provincia, Vittorio Feltri, per rispondere al giornalista del Corriere della Sera Cesare Zapperi che gli chiedeva se la Lega fosse in difficoltà.

Un’uscita laconica con cui il giornalista e consigliere regionale di Fratelli d’Italia riassume il malcontento della “vecchia guardia” del Carroccio e della parte del suo elettorato che non ha mai condiviso fino in fondo la svolta nazionale voluta da Matteo Salvini.

Quest’ultimo, nell’intervista pubblicata ieri dal Corriere, viene definito da Feltri «un po’ suonato». Per la verità, il direttore editoriale del Giornale non è tenero nemmeno con l’altro vicepremier, il forzista Antonio Tajani: «Si conferma solo un numero due».

Mentre, in un centrodestra litigioso, «Giorgia Meloni è molto solida, il suo lavoro è eccellente». Questo il giudizio sulla presidente del Consiglio nonché leader di Fratelli d’Italia, partito che Feltri rappresenta in Regione.

Di recente, però, alcuni colleghi del gruppo consiliare al Pirellone hanno preso le distanze dalle sue dichiarazioni sui musulmani rilasciate alla trasmissione La Zanzara. «Gli sparerei in bocca. Non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori», le frasi shock. «Affermazioni inaccettabili», per i consiglieri Maira Cacucci e Matteo Forte.

R.C.


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