Scuola - 19 novembre 2024, 11:25

All’Università dell’Insubria il convegno internazionale «Giacomo Matteotti antifascista: una vita per la democrazia (1924-2024)»

Il 28 e 29 novembre, l'Università dell'Insubria ospita un convegno per celebrare il centenario della morte di Giacomo Matteotti, con 22 relatori che esploreranno la sua eredità civile e filosofica. Un’occasione di riflessione per studenti e studiosi su democrazia e antifascismo

Una foto del professor Fabio Minazzi

Una foto del professor Fabio Minazzi

È in programma nelle giornate di giovedì 28 novembre e venerdì 29 novembre, dalle 9 alle 18, il convegno internazionale dell’Università dell’Insubria dal titolo «Giacomo Matteotti antifascista: una vita per la democrazia (1924-2024)», ospitato rispettivamente nell’aula magna del Collegio «Carlo Cattaneo», di via Dunant 7, a Varese, e nell’aula magna «Granero-Porati», di via Dunant 3, a Varese.

L’evento è organizzato dal Centro internazionale Insubrico dell’Ateneo, diretto dal professor Fabio Minazzi nell’ambito della XVI edizione del progetto dei «Giovani Pensatori», coordinata da Stefania Barile, e si svolge in collaborazione con il Laboratorio di filosofia e cultura «Mechrí» diretto da Florinda Cambria, il Comitato provinciale varesino «Giacomo Matteotti» per il centenario 1924-2024, diretto da Giuseppe Nigro, il Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti, diretto da Maurizio Degl’Innocenti, la Società filosofica italiana - sezione di Varese, l’Istituto storico della Resistenza e la Società contemporanea nel Novarese e nel Verbano-Cusio-Ossola «Piero Fornara», diretta da Elena Mastretta.

«Perché un convegno oggi su Giacomo Matteotti promosso da un Centro di ricerca che si occupa prevalentemente di filosofia? - spiega il professor Fabio Minazzi - Per l’insopprimibile responsabilità civile che ha sempre accompagnato il complesso sviluppo della storia della filosofia occidentale. Fin dai suoi inizi che, non a caso, vedono l’assassinio legale di un pensatore come Socrate che i suoi concittadini, complice una giuria corrotta, condannarono a morte. Ma si sa, come diceva Giulio Preti, che le democrazie sono sagge e proprio per questa ragione tengono in serbo adeguate dosi di cicuta per i propri pensatori. Conseguentemente una filosofia che avverta l’importanza e il rilievo, pratico à la Kant, che il pensiero filosofico nutre sempre nei confronti del proprio tempo non può dunque disinteressarsi della lezione civile di un uomo come Matteotti».

L’iniziativa si sviluppa in 2 giornate, suddivise in 4 sessioni, coinvolgendo 22 relatori che riprenderanno quei valori di democrazia e di legalità che hanno caratterizzato la vita di Matteotti e quel mito che, dall’assassinio per mano del fascismo, ha costituito un fecondo punto di riferimento fino ai nostri giorni.

Posizioni, prospettive, visioni differenti verranno presentate da illustri studiosi della vita e dell’opera di Giacomo Matteotti agli oltre 600 studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, con i loro docenti, seguiranno i lavori del convegno, in presenza e online. Le scuole secondarie di primo e di secondo grado potranno inoltre partecipare al Concorso cinematografico sulla figura di Giacomo Matteotti, curato da Giovanna Brebbia e promosso dal Centro di Ricerca sul Cinema sperimentale «Gianfranco Brebbia», per poi presentare il proprio prodotto audiovisivo al «Festival della Filosofia dei Giovani Pensatori» in programma sabato 10 maggio con la consegna del Premio Giacomo Matteotti «Giovani», aperto a filmaker dai 14 ai 19 anni, e del Premio Giacomo Matteotti «Junior», riservato a filmaker delle scuole secondarie dagli 11 ai 13 anni.


c. s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU