La scelta dell’amministrazione di Olgiate Olona di collocare una panchina arcobaleno di fronte al vecchio municipio ha spinto il consigliere comunale e provinciale Enrico Vettori a sollevare alcune perplessità riguardo alle modalità con cui la giunta Montano prende le decisioni, soprattutto in ambiti puramente politici.
«Il 26 ottobre 2024 tutti i cittadini Olgiatesi, svegliandosi, hanno trovato una sorpresa ad attenderli: l’inaugurazione di una panchina di colore Arcobaleno davanti agli uffici dell’Anagrafe; questa nuova panchina trova la sua motivazione nel sostegno alla comunità LGBTQIA+ (cioè di tutte le persone lesbiche, gay, transgender e gender) sostenendo i loro diritti e la lotta alla loro discriminazione. Ma senza negare i diritti di cui sopra ho alcune osservazioni relative al merito ed al metodo con cui l’Amministrazione Montano ha portato avanti l’iniziativa.
La panchina arcobaleno è accanto alla panchina rossa a sostegno delle donne e intesa a sensibilizzare in merito all’eliminazione della violenza (psicologica, fisica, femminicidi). Che ritengo essere ben più importante e più sentita dalla maggioranza degli Olgiatesi.
Se ne deduce che l’Amministrazione Montano ritenga che per la comunità di Olgiate Olona sia fondamentale avere un segno a sostegno dei diritti della comunità LGBTQIA+.
Essendo anch’io un Amministratore del Comune di Olgiate Olona, come primo punto pongo la questione riguardante la correttezza istituzionale, dunque essere informato, ovviamente in anticipo, se qualcuno dell’Amministrazione decide qualcosa riguardante il nostro Paese, ancor di più quando di carattere esclusivamente politico, essendo la questione dei diritti una vicenda che attiene all’Antropologia, cioè all’idea che si ha di uomo.
Finora non era mai accaduto che la Giunta Montano usasse la forza della maggioranza per far passare la propria idea politica, anzi negli anni passati c’è sempre stato un corretto confronto che ha portato spesso a trovare un accordo comune e completo (occorre comunque ricordare che l’Ente locale, cioè il Comune, ha “solo” un potere esecutivo e non legislativo).
Ciò è grave e ancor più grave trovo che tutto questo passi con l’assenso del Sindaco nel più assoluto silenzio. Ricordiamo che il Comune, e il Sindaco ne è il garante, è la casa di tutti gli Olgiatesi e non di “una parte di Olgiatesi”.
Per quel che riguarda i diritti umani, e quindi per qualsiasi discriminazione anche violenta, è già presente nella nostra legislazione la tutela di tutti i cittadini italiani o residenti in Italia quindi anche della comunità LGBTQIA+. Sono assolutamente contro i crimini d’odio e alle azioni che ledono l’integrità psicofisica delle persone.
Se invece, come è da sempre il vero intento della comunità LGBTQIA+, si intende la parificazione alla famiglia naturale (come definita dall’art. 29 della Costituzione) con la possibilità dell’adozione da parte delle coppie gay, l’eliminazione del genere e la maternità surrogata fatti sulla pelle dei bambini e sullo sfruttamento delle donne povere, allora Olgiate Olona non aveva nessun bisogno di tale segno.
Tutti i rappresentanti della comunità non possono esimersi da condividere, valutare, discutere e approfondire nelle sedi istituzionali i temi di carattere antropologico, etico e morali in quanto fondanti del nostro sistema prima di procedere ad eseguire opere, produrre atti, realizzare eventi. Un tema come questo merita un approfondimento organico più ampio.
Che la Lista civica Montano in questa tornata fosse una falsa civica si era capito, ma che debba anche pagare pegno alla sinistra su questioni così importanti, è un fatto che dovrebbe provocare una domanda in chi al suo interno non è di sinistra perché cominci almeno a far sentire il suo dissenso.
Noi dell’opposizione vigileremo e faremo sentire la nostra voce perché il Comune di Olgiate Olona sia la casa di tutti e non di qualcuno».
Consigliere Comunale e Provinciale Enrico Vettori