Basket - 14 novembre 2024, 14:38

Il “re dei social”, il “Bombero” e la voglia di non fermarsi: «Vincere anche in trasferta ora»

Herman Mandole fa il “pompiere” dopo la Virtus e a due giorni da Scafati: «Settimana scorsa io non ero da Serie A e Librizzi non poteva giocare, oggi ci riempiono di complimenti: niente di tutto questo è la verità. Dobbiamo solo stare tranquilli e iniziare a vincere anche lontano da Masnago». Tyus, oggi al primo allenamento, potrebbe anche non giocare: «Sa cosa ci aspettiamo da lui, ma non voglio forzare: il rischio di lesione è molto alto. Deciderò dopo aver parlato con il giocatore e con medico e fisioterapista». Gray al ritorno

Herman Mandole (foto Averna)

Herman Mandole (foto Averna)

Una frase da cerchiare in rosso in questo giovedì del Campus che è già prepartita: «Dopo Trieste io non potevo allenare in Serie A e Librizzi non poteva giocare… Non è la verità. Ma non sono nemmeno veri tutti i complimenti che abbiamo ricevuto in questa settimana dopo la Virtus. Quindi dobbiamo solo stare tranquilli, non perdere energia e mettere quello che abbiamo nella partita di sabato».

Chiamatelo “Herman il Bombero”, il pompiere. E ce n’è bisogno a Masnago e dintorni: al di della storica prestazione alla prima casalinga da capitano di Matteo Librizzi (ma il “Bombero” ha giustamente acqua anche per lui…), al di là che per la prima volta nell’era Scola è stata battuta una grande, al di là della felicità, al di là della speranza, la salvezza si costruisce contro le Scafati, non contro le Virtus… 

Sull’agenda del “Bombero”, quindi, c’è ben altro che l’intenzione di cullarsi sugli allori. Punto uno, inserire Alex Tyus, questa mattina al primo allenamento con i compagni: «Ho parlato con lui, ha visto le ultime due partite e sa cosa ci aspettiamo: difesa e rimbalzi - afferma il coach -  Mi sembra che Alex abbia costruito la sua carriera su questo. In più ha l’esperienza. Se noi continueremo a giocare in attacco come stiamo facendo, la sua addizione porterà benefici e fiducia. Con lui modificheremo il nostro gioco? No, assolutamente, correremo sempre: il nostro ritmo viene dato dalle guardie, non siamo una squadra che deve aspettare il centro in attacco per iniziare a giocare».

Sulle sue condizioni: «L’ho visto bene, ma non gioca da quattro mesi e non ha il ritmo: come staff dovremo essere intelligenti a non forzare e a non far accadere nulla che poi possa provocare problemi, magari per settimane. L’unica cosa da fare ora è metterlo dentro la squadra: le due settimane di pausa aiuteranno, ma solo se saremo prudenti prima di Scafati, perché se accelerassimo la situazione correremmo il rischio di provocargli lesioni e quindi perderemmo il vantaggio dello stop per le nazionali».

Quindi giocherà o non giocherà? «Non ho ancora deciso se convocarlo o meno, lo farò parlando con lui e con Silvio (Barnabà, il preparatore atetico ndr) e Davide (Zonca, il fisioterapista ndr). Se potrà darci 10 minuti, lo farà, se potrà giocare meno o non giocare per nulla fa niente: la stagione per noi sta iniziando ora». Sicuro invece il ritorno di Justin Gray: con Tyus gli stranieri diventerebbero 7 e si aprirebbe la necessità del turnover, con consueto ballottaggio tra Brown (più probabile a logica la sua assenza) ed Harris.

Parlato del nuovo arrivo, ecco che le priorità di Mandole si spostano sull’avversario del match che inizierà alle 20.30, la Givova. Inizio sorprendente con la vittoria a Sassari, poi i due punti trovati contro Cremona, nello scontro salvezza di due settimane fa: il bilancio in classifica è lo stesso della Openjobmetis. L’ultimo match invece è stato un massacro per la squadra di Marcelo Nicola: -30 a Treviso e assenza di Rob Gray, l’ex Mvp di Eurocup che è il faro tecnico del gruppo. Recupererà per sabato? Senza di lui, l’organico (che ha due ex varesini al suo interno come Scott Ulaneo e Paulius Sorokas) campano perde decisamente valore, anche se non mancano altri validissimi comprimari. Tre su tutti: Elijah Stewart (18,6 punti di media), Kruize Pinkins (miglior rimbalzista) e l’eterno Andrea Cinciarini, ancora una volta re degli assist in Serie A con 7,1 passaggi decisivi a partita.

Scafati è l’antitesi di Varese nel numero dei possessi, ovvero è la formazione che ne gioca di meno ogni domenica: al PalaMangano, allora, sarà una scontro di filosofie diametralmente opposte. Il “Bombero” ci pensa il giusto, più impegnato a portare ai suoi la voglia di sfatare un altro mito, quello delle trasferte: «Finora abbiamo giocato 25 minuti bene contro Trento, anzi abbiamo proprio dominato il primo tempo di quel match e nessuna squadra ci è riuscita in casa della Dolomiti Energia. Però abbiamo giocato non bene contro Brescia e malissimo contro Trieste: la partita di sabato sarà quindi una prova, perché in questa Lega devi vincere in trasferta, non solo in casa. E Varese ora ha l’esperienza per capirlo, americani compresi».

Su Librizzi e il dopo Virtus in generale: «Non ho parlato con lui personalmente, ma con la squadra intera. Libro è diventato il “re dei Social” in questa settimana, è normale, ma la partita con Bologna adesso è finita, dobbiamo abbassare l’effervescenza e chiuderci un po’. Dopo Trieste io non potevo allenare in Serie A e Librizzi non poteva giocare… Non è la verità ma non sono nemmeno veri tutti i complimenti che abbiamo ricevuto in questa settimana. Quindi dobbiamo solo stare tranquilli, non perdere energia e mettere quello che abbiamo nella partita di Scafati, solo questo». 

L’ultima battuta è per la convocazione di Davide Alviti in Nazionale: «Quando ho parlato con lui quest’estate mi ha detto che uno dei suoi obiettivi era proprio quello di tornare in Nazionale, quindi sono davvero contento per lui. Lo ha meritato, ha giocato benissimo questo inizio di stagione. Deve solo continuare così».

Fabio Gandini


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