Economia - 12 novembre 2024, 17:12

Crisi Beko, Galimberti: «Preservare tutti i posti di lavoro»

Il sindaco di Varese presenta una mozione che verrà discussa venerdì prossimo in consiglio comunale, al quale sono stati invitati a partecipare sindacati e Confindustria: «Si valuti la possibilità di realizzare una Zona Economica Speciale dedicata al nostro territorio e di introdurre forti incentivi sul prodotto frigoriferi, di cui la nostra provincia è grande produttrice, e sui costi energetici dei distretti produttivi come il nostro»

Crisi Beko, Galimberti: «Preservare tutti i posti di lavoro»

Ecco il testo della mozione presentata dal sindaco di Varese Davide Galimberti sulla situazione Beko, provvedimento che verrà discusso venerdì 15 novembre in consiglio comunale durante una sessione a cui sono stati invitati anche sindacati e Confindustria.

 

Mozione urgente ai sensi degli artt. 40 comma 1 e 42 comma 5 del Regolamento

del CC e richiesta di audizione in vista del Consiglio Comunale del 15.11.2024

Premesso che:

la storia produttiva e industriale della provincia di Varese è fortemente legata ad una straordinaria visione di Giovanni Borghi ed alla presenza degli storici stabilimenti della Ignis.

Gli stabilimenti di Cassinetta ed il sito di Comerio hanno contraddistinto il tessuto  economico e produttivo della provincia di Varese e dell’intero Paese.In questi luoghi di lavoro sono nati prodotti straordinari che hanno e continuano a determinare la storia del settore degli elettrodomestici; sono cresciute professionalità, esperienze sociali, politiche e sindacali.

Grazie a questa presenza industriale sono sorte aziende medio - piccole che formano parte della cultura imprenditoriale della nostra Provincia. Questa esperienza industriale è da sempre un vanto per il Paese e attorno agli  avvicendamenti di proprietà si creava un forte senso di appartenenza delle persone e del sistema socio economico della Provincia.

Ricordiamo tutti la significativa destabilizzazione che il territorio ha vissuto quasi 10 anni anni fa quando Whirpool decise il trasferimento da Comerio a Rho-Pero dell’head quarter (600 persone di 28 nazionalità diverse).

Tale scelta portò molti (soprattutto donne) a dare le dimissioni ed abbandonare l'azienda. Questo settore della produzione di elettrodomestici ha contraddistinto l’industria italiana da sempre, diventando fonte di traino economico per l’intero Paese, che da sempre viene riconosciuto nel Mondo per la qualità dei suoi prodotti.

Storia, tradizione, competenze e lavoro sono le radici del tessuto economico della nostra provincia e lo stabilimento di Cassinetta con i suoi 2200 dipendenti, con un fatturato di 500 milioni di euro ed una esportazione del 70% dei prodotti realizzati con un significativo indotto che ricade su tutti i territori limitrofi (Ternate, Gavirate, Cocquio, Travedona, Besozzo , Varese, ecc.) è un patrimonio e non può andare disperso.

Allo stabilimento è legato anche il grande successo sportivo del basket, ciclismo, calcio e non solo. Grazie alla presenza e all’impegno nel settore sportivo della Ignis e poi Whirlpool, si è ottenuta una grande promozione della vocazione sportiva della  nostra provincia, riconosciuta in tutto il Mondo e che oggi le istituzioni e le imprese continuano a portare avanti e promuovere.

Il passaggio poi da Whirlpool a Beko ha da subito aperto interrogativi sul futuro della presenza del settore nella Provincia e le ultime notizie in ordine alla chiusura di alcune linee e la riduzione degli occupati sembra stia portando ad un percorso che oggi sta fortemente preoccupando lavoratori, aziende dell'indotto, famiglie, Governo ed istituzioni locali.

Per i dipendenti, le loro famiglie, i fornitori e tutto l’indotto, la chiusura o la riduzione della produzione rappresenta una minaccia diretta alla stabilità economica e personale di migliaia di persone.

Considerato che:

il sito produttivo di Cassinetta è una unica realtà che garantisce l'occupazione e che si sostiene perché forte della presenza di più di 2200 lavoratori e assicura sinergie ed efficienza proprio grazie alla sua dimensione e ai volumi delle sue produzioni nelle fabbriche dei frigoriferi, dei forni e dei microonde.

Qualsiasi riduzione di capacità produttiva sarebbe un pericolo per l’intera esistenza di Cassinetta e della produzione del settore in Provincia di Varese. Serve costruire un'ampia alleanza con le istituzioni locali, le forze sociali e politiche affinché si possa trovare una adeguata mediazione tra le necessità del territorio e le esigenze di Beko Europe promuovendo un dialogo tra il Governo Nazionale e la proprietà, cercando soluzioni che salvaguardino i lavoratori e pongano prospettive di stabilità per le tre fabbriche di Cassinetta e l'indotto.

Tutto ciò premesso e considerato, previa audizione delle organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL che stanno conducendo la trattativa con Beko Europa unitamente a Confindustria Varese nel consiglio Comunale in programma per il giorno 15 novembre p.v.

Impegna:

la giunta del Comune di Varese a farsi portavoce con il Governo affinché:

- vengano preservati tutti i posti di lavoro, il tessuto economico e produttivo e il grande indotto derivato dallo stabilimento;

- vengano mantenuti i volumi delle produzioni nelle fabbriche dei frigoriferi, dei forni e dei microonde di Cassinetta;

- valuti la possibilità di realizzare una ZES, Zona Economica Speciale dedicata al nostro territorio e alle industrie che qui lavorano, favorendo quindi una giusta competitività territoriale;

- valuti la possibilità di introdurre forti incentivi sul prodotto frigoriferi di cui l’Italia, e la provincia di Varese, è grande produttrice nonchè sui costi energetici dei distretti produttivi come quello della provincia di Varese, applicando riduzioni sui costi energetici degli stabilimenti produttivi.

Davide Galimberti

Redazione

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