Cultura - 05 novembre 2024, 17:13

Allegoria della Libertà, uno sguardo di speranza illumina il carcere di Varese grazie a Ravo Mattoni

Inaugurato oggi, nella sala colloqui dei Miogni, il murale realizzato dall'artista Andrea Ravo Mattoni e finanziato dai Lions: «L'idea di creare un'opera del genere in un luogo come questo dà speranza» ha detto l'artista

Allegoria della Libertà, uno sguardo di speranza illumina il carcere di Varese grazie a Ravo Mattoni

È stato inaugurato oggi nella sala adibita ai colloqui del carcere di Varese, il murale realizzato dall’artista Andrea “Ravo” Mattoni.

L'opera, dal titolo "Allegoria della Libertà", rappresenta una fanciulla con lo sguardo felice rivolto in alto. Dal capo, coperto da un velo, nascono e si librano nel cielo delle colombe, simbolo di libertà.

«Il murale nasce da un incontro di persone e ha un significato particolarissimo: questa sala è dove si svolgono i colloqui con i familiari e quando entreranno qui potranno ammirare questa meraviglia» ha detto la direttrice del carcere di Varese Carla Santandrea inaugurando la creazione di Ravo.

«L'idea di creare un'opera come "Allegoria della libertà" anche in luoghi come questi, dà vita a cose che ti rendono libero: il pensiero e la speranza - ha spiegato l'artista Ravo - La metafora della libertà è incarnata in questa fanciulla rivolta verso la luce. Sono contento di averle potuto dare vita e ringrazio i Lions di aver contribuito alla realizzazione». Il progetto è stato infatti finanziato dal Lions Club Varese Prealpi e creato con l'uso dell'Intelligenza artificiale.

«Il tempo che lui ha impiegato per fare quest'opera è stato uno spazio libero per Andrea Ravo Mattoni, il che è un paradosso, essendo in carcere - ha affermato l'assessore alla cultura Enzo Laforgia - L'idea, quindi, di far incontrare l'arte e l'artista con persone costrette a stare qui per molto tempo è stata un'occasione educativa».

Andrea Ravo Mattoni è un artista nato a Varese e divenuto celebre in tutto il mondo dal 2016 per il suo progetto "Recupero del classicismo nel contemporaneo", riproducendo dipinti classici, risalenti principalmente al periodo tra il ‘400 e l’800, su grandi pareti con la tecnica dello spray. Dal 2021 crea nuove opere utilizzando l'intelligenza artificiale.

Elisa Petrocelli

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