Come da tradizione a Castellanza le celebrazioni per la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate sono iniziate venerdì 1° novembre, con una cerimonia che si è svolta al cimitero cittadino per ricordare i concittadini caduti durante i conflitti che hanno coinvolto il nostro paese.
«Care concittadine e cari concittadini – ha esordito la vice sindaco Cristina Borroni – siamo qui riuniti insieme, a celebrare i Caduti della Prima Guerra Mondiale in occasione del IV Novembre, che ci permette di celebrare il giorno del compimento dell'Unità Nazionale e il prezzo pagato per raggiungerla.
Oggi ricordiamo, e a loro rendiamo omaggio, tutti i caduti e i feriti, militari e civili, che hanno sacrificato la loro vita, o gli anni migliori della loro esistenza, in difesa della sicurezza del nostro Paese e dei valori di libertà, civile e religiosa, che sono tra i fondamenti di una convivenza pacifica e democratica; è necessario fare memoria e ringraziare tutti loro e tutte le loro famiglie, che hanno vissuto le conseguenze di tanti lutti e atrocità.
L'insegnamento che ci hanno lasciato, i valori di uguaglianza e di pace, e gli sforzi eroici per raggiungerli, ci aiutino ad essere cittadini migliori, che vivono con fiducia il presente e guardano al futuro con speranza».
Un momento, quello vissuto questa mattina, che è stata anche l’occasione per ringraziare, alla presenza delle autorità civili e militari, i membri delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine, che ancora oggi sono in prima linea ogni giorno per garantire la libertà e la sicurezza del nostro territorio.
«Il IV Novembre – ha proseguito Cristina Borroni – è anche il giorno in cui celebriamo le nostre Forze Armate, e a loro rendiamo onore per lo straordinario contributo che diedero all’unificazione dell'Italia e all'avvio dei processi di pace.
Ricordare e ringraziare l'impegno delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine, che quotidianamente e con dedizione assolvono i compiti loro affidati, è oggi più che mai necessario, per affermare con forza che la legalità deve essere il fondamento di ogni azione pubblica e privata delle istituzioni e di ogni singolo cittadino, e che la sicurezza può essere concretamente garantita solo a partire dall'impegno e dalla collaborazione di tutti, nessuno escluso.
ln un periodo in cui in molte parti del mondo si sono accesi focolai di guerra, e in cui le logiche di violenza e sopraffazione sembrano prevalere, il nostro pensiero va ai militari presenti nelle diverse missioni nazionali e internazionali, finalizzate a garantire quei diritti di libertà, di democrazia e di pace che mai dovrebbero essere violati».
Ma la cerimonia di quest’anno è stata anche il momento per rivolgere un pensiero e rendere omaggio a quanti hanno voluto dedicare la loro vita, o parte di essa, alla citta di Castellanza, entrando a far parte della storia della comunità grazie al loro lavoro e alla loro dedizione.
«Oggi – ha concluso la vice sindaco – è anche l'occasione per ricordare tutti i cittadini che hanno dato lustro, con la loro vita e con il loro impegno, civico alla città, contribuendo alla crescita e allo sviluppo della nostra comunità. Ricordiamo, dunque, l'onorevole Luigi Morelli, che è stato Parlamentare e uno dei Padri della costituente, Antonio Buzzi, per tre volte sindaco di Castellanza dal 1948 al 1957, a cui è stato intitolato il Centro Polivalente di via Vittorio Veneto, che fu anche presidente dell'Anpil e della Banda musicale S. Cecilia».
E ancora: «Non può mancare, poi, un omaggio a Giulio Moroni, indimenticato primo cittadino per ben 32 anni, dal 1957 al 1989, a cui è stata intitolata la nostra casa di riposo e a Fabrizio Farisoglio, che sedette a Palazzo Brambilla per due mandati, dal 2006 al 2016, e venuto a mancare a gennaio di quest'anno all'età 62 anni. Infine non è possibile non rivolgere un pensiero a Mirella Cerini, sindaco in carica dal 2016, che è scomparsa lo scorso 25 aprile a soli 50 anni; il suo amore e la sua dedizione per Castellanza a per i castellanzesi sono ancora oggi l’esempio che ci guida in tutti i passi del nostro cammino. A tutti loro desidero esprimere la mia, e la nostra gratitudine, perché si sono resi disponibili a servire la nostra città, in modi diversi legati ai tempi e alle caratteristiche personali, ma con un unico grande obiettivo: il bene di Castellanza. Sono certa che anche ora hanno un occhio di riguardo per noi».