Gli allenamenti per la squadra di serie C e gli juniores a Legnano, per quanto riguarda le partite si vedrà in quale impianto. Le ragazze, nuovo tassello: aggregate a Leinì, Torino. Il quadro della Busto Pallanuoto Asd si delinea giorno dopo giorno. Non poter contare sulla piscina Manara Sartori per un periodo che si profila lungo (LEGGI QUI), è un'ombra da poco, ma il ds Rudy Cattino ribadisce che si sta cercando di tenere puntata la luce sul futuro. Perché anche questo è lo sport: saper battere le difficoltà.
I primi a partire saranno appunto i giovani, presumibilmente a metà novembre. Mentre la C attende conferme sulla data a gennaio, presumibilmente il terzo sabato.
Mentre si stanno tracciando i prossimi mesi, il pensiero non può però che continuare a posarsi lì: sulla piscina di via Manara in cui non si può rientrare, chissà fino a quando. L'incertezza mette alla prova.
«Abbiamo già iscritto le due squadre ai campionati - premette Rudy Cattino - L'allenamento si fa a Legnano (LEGGI QUI), le partite vediamo. Dobbiamo trovare piscine a costi accettabili». Mentre tutto il settore giovanile ha base a Legnano in questa fase d'emergenza.
«Se poi ci saranno belle notizie, da settembre sarà tutto normale: si torna alla normalità piano piano» conclude il direttore sportivo. Le atlete in B nel frattempo andranno a rafforzare Leinì e si alleneranno anche alla Bustese Nuoto: «Sarà una squadra competitiva ed è bello, dà soddisfazione puntare sui playoff».
Per tornare ai maschi, sono stati organizzati incontri amichevoli con altre squadre di serie C e pure questo darà respiro alla questione strutture.
ll ds, come tutta la società, vuole vedere positivo, oltre i macigni che stanno premendo sulla questione piscina: «Non siamo preoccupati perché abbiamo fatto i conti. Siamo in rosso, ma è normale. La speranza è che strada facendo ci diano una mano». Gli sponsor - Paglini Store con Claudio Grillo e McDonald's con Alessandro De Tursi - ci sono, lo sguardo si rivolge anche al Comune. «Non volevamo tirare i remi in barca e ci siamo sobbarcati i costi - conclude Cattino - Crediamo nel nostro progetto e vogliamo realizzarlo piano piano. Teniamo ad avere bilanci alla pari: vogliamo reclutare molti ragazzi e farli crescere. Perché questo è il nostro core business: far crescere i nostri giovani talenti».
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