Varese - 21 ottobre 2024, 13:56

Sicurezza e disagio mentale, Galimberti: «Serve un intervento deciso perché tutti facciano la propria parte»

«I fatti di cronaca che si susseguono in diverse città d'Italia ci devono far riflettere sulle misure che oggi riusciamo a mettere in campo e ci devono interrogare anche sul tema della prevenzione». Il primo cittadino di Varese propone una breve riflessione dopo l'aumento dei reati messi in atto da persone con disturbi di natura psichiatrica

Il sindaco di Varese, Davide Galimberti

Il sindaco di Varese, Davide Galimberti

Sicurezza e disagio mentale. Ecco una breve riflessione del sindaco di Varese, Davide Galimberti.

«Nell’ultimo periodo sono in costante aumento in tutta Italia reati contro persone e cose messi in atto da persone con disturbi di natura psichiatrica. Quindi non episodi di mera violenza ma derivati da fenomeni patologici. Purtroppo in alcuni casi la situazione sta diventando una emergenza, anche di convivenza nei quartieri delle città, che va affrontata su più livelli non solo per garantire la sicurezza dei cittadini, ma anche per migliorare la sicurezza percepita delle persone che vivono le città.

I fatti di cronaca che si susseguono in diverse città d'Italia ci devono far riflettere sulle misure che oggi riusciamo a mettere in campo e ci devono interrogare anche sul tema della prevenzione in materia di disturbi di carattere psichiatrico.

È chiaro infatti che il problema non può essere più demandato solo ai Servizi sociali dei Comuni o, in casi di grave pericolo per l’ordine pubblico, alle Forze dell’Ordine. Siamo di fronte ad una carenza di azioni che possano da un lato prevenire, e dall’altro assistere, e prendersi cura di chi soffre di disturbi psichiatrici.

È urgente dunque che tutte le autorità preposte si facciano carico, ciascuna per il proprio ruolo, di questa situazione, individuando una regia chiara e una strategia comune di azione. A partire da un potenziamento dei servizi psichiatrici e della psichiatria territoriale.

C’è poi bisogno di un maggior stanziamento di risorse, sia per assistere le persone con problemi di natura psichiatrica e le loro famiglie, e sia per evitare che possano diventare un pericolo per se stessi o per gli altri.

Intervenendo con fermezza e tempestività soprattutto in casi di possibile pericolosità per l’incolumità pubblica. I Comuni, la magistratura, le forze dell’ordine infatti non hanno le risorse e le possibilità di affrontare da soli queste problematiche che si stanno diffondendo in tutto il Paese. Serve dunque un intervento deciso perché tutti, Governo, enti locali, forze dell’ordine, sistema giudiziario e la sanità, facciano la propria parte. 

Al riguardo è importante un monitoraggio dei casi presenti in ciascun territorio, così da giungere ad una vera e reale presa in carico delle situazioni difficili, in modo che tutte le realtà abbiano un ruolo diretto nelle problematiche, dalle forze dell'ordine alle strutture sanitarie. Consapevoli dunque che il fenomeno sta crescendo e c’è bisogno di maggiore attenzione, dobbiamo quindi lavorare in sinergia, creando una cabina di regia, per aiutare le persone in difficoltà e allo stesso tempo garantire sicurezza alle comunità».

Redazione

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