Territorio - 21 ottobre 2024, 09:25

Il pronto soccorso di Angera destinato alla chiusura? La città è pronta a mobilitarsi

Non ci sono notizie certe, ma la Regione potrebbe chiudere 24 Ps per mancato raggiungimento degli standard richiesti sul numero di accessi annuali. Il Comune: «Scelte di dubbia efficacia sulla pelle dei cittadini». Il capogruppo di minoranza Brovelli: «Troviamo una posizione unitaria per rilanciare l'ospedale cittadino»

L'ospedale Ondoli di Angera

L'ospedale Ondoli di Angera

Il pronto soccorso dell'ospedale di Angera destinato alla chiusura? La notizia sta circolando in città in questi giorni con il Comune pronto a mobilitarsi.

L'amministrazione comunale ha postato sulla pagina Facebook istituzionale un messaggio riguardante il futuro dell'ospedale Ondoli che vi proponiamo qui di seguito: sull'argomento è intervenuto, con un comunicato, anche il capogruppo di minoranza di "A come Angera" Marco Brovelli.

La nota sui social del Comune di Angera: 

«Chiusura del pronto Soccorso di Angera? Non abbiamo notizie certe ma in tal caso la sanità lombarda ricorrerebbe a ulteriori scelte di dubbia efficacia sulla pelle dei cittadini. La regione avrebbe deciso di chiudere 24 PS per il mancato raggiungimento degli standard legali richiesti di 20.000 accessi all'anno. Il PS di Angera ne accoglie "solo" 12.258 e quindi potrebbe essere tra i candidati alla chiusura.

Vista la criticità della medicina territoriale invece di rispettare gli standard legali non sarebbe preferibile, in alcuni casi abbassare, questi standard? I 12.258 cittadini che hanno usufruito del pronto soccorso di Angera andranno a sovraccaricare i centri più grandi che sono già in una situazione molto critica. La sanità è efficiente solo se non viene impoverita la base della piramide che è rappresentata dalla medicina di base e dai piccoli ospedali come il nostro che hanno un ruolo importantissimo anche nell'alleggerire le liste di attesa dei grandi centri.

La revisione della rete di emergenza è in corso ed è reale, oppure è l'ennesima questione politica per cui arriverà il Deus ex machina che sarà l'artefice della risoluzione del problema? Questa programmazione nella sanità non è forse la migliore, se oltre a non soddisfare il cittadino, la professione medica sta diventando sempre meno attrattiva, alcune scuole di specialità hanno riduzione degli iscritti e inoltre, il conseguente ricorso obbligato ai gettonisti umilia i medici dipendenti.

Cosa chiediamo a chi gestisce la sanità in questo momento? Chiediamo il diritto del cittadino a fruire di una sanità efficiente ma chiediamo anche di difendere il diritto dei medici e degli infermieri, che lavorano all'interno delle strutture, di avere una ragionevole certezza del proprio futuro».

Il comunicato stampa di "A come Angera", firmato dal capogruppo Marco Brovelli:

«Apprendiamo dalla stampa locale e dall'Amministrazione Comunale che il Pronto Soccorso del nostro Ospedale cittadino subirà una drastica limitazione che si ripercuoterà sulla chiusura notturna, con disagi per tutta la popolazione ricadente nel bacino territoriale corrispondente al relativo Piano di Zona.

I numeri che porterebbero alla chiusura notturna del Pronto soccorso sono dettati dagli scarsi accessi rispetto agli standard previsti dalla Regione Lombardia, nonché dalla mancanza del relativo Personale.

La presa di posizione assunta dall'Amministrazione Comunale non ci pare andare nella direzione auspicata, ovvero  di limitare i danni o comunque di salvaguardare la stessa funzionalità ed esistenza del nostro Ospedale cittadino.

Dal punto di vista politico e amministrativo il gruppo civico di A come Angera non può non evidenziare che l'argomento della sanità territoriale era stato un cavallo di battaglia dell'attuale Maggioranza, prevedendo anche all'interno delle deleghe assessorili un apposito Consigliere delegato che, francamente si fa fatica a scorgere.

Pomposi titoli e promesse di natura elettorale devono scontrarsi con la triste realtà del mondo sanitario regionale e locale, cui per troppo nessuno ha voluto o ha saputo farvi fronte.

L'ospedale cittadino di Angera purtroppo la sua battaglia per sopravvivere l'ha persa all'inizio degli anni 2000 quando,  in occasione dei lavori di ristrutturazione del pronto soccorso non si impiegarono ulteriori risorse per far sì che lo fosse a 360 gradi.

Le ulteriori scelte in ambito nazionale  degli anni 2012 -2016 dettate dalle politiche dei tagli incondizionati cui ha aderì quasi  tutto l’arco istituzionale-politico  , hanno collassato il settore della sanità pubblica che era un fiore all'occhiello per la nostra Italia e per la nostra amata Città, fino alla scellerata decisione di chiudere il punto nascita e la pediatria del nostro nosocomio.

Le chiusure catapultate dall'alto non hanno risvegliato quel senso civico impedendo che la vibrante e pacifica protesta portasse a una presa di coscienza di tutto il territorio ricadente all'interno del Piano di Zona. Chi oggi si lamenta del fatto che il diritto alla salute sia fortemente a rischio, dov'era quando occorreva far sentire le proprie ragioni? Chi oggi sventola il diritto alla salute dov'era quando si manifestava per le strade cittadine della nostra Città  o si raccoglievano firme per chiedere un rilancio del Carlo Ondoli? 

Riteniamo opportuno e urgente che il Sindaco e il Consigliere Delegato dell'Amministrazione Comunale interagiscono con le forze consiliari al fine di trovare una voce comune e una posizione unitaria di dialogo, con la quale rilanciare l'importanza strategica del nostro Ospedale cittadino.

E' quindi opportuno e urgente che le notizie apparse sulla stampa locale vengano indirizzate dal Sindaco all'interno dei percorsi e delle sedi istituzionali locali e regionali competenti, facendo dell'essenzialità e del dialogo elementi imprescindibili, pur in  una situazione alquanto difficile e irta di ostacoli».

 

 

 

Redazione

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