Attualità - 20 ottobre 2024, 09:01

Maltempo sull'Italia, allagamenti da Nord a Sud: un morto nel Bolognese

Piogge torrenziali con esondazioni e allagamenti in tutta Italia. Convocato il Comitato Operativo di Protezione civile

Maltempo sull'Italia, allagamenti da Nord a Sud: un morto nel Bolognese

Piogge torrenziali con esondazioni e allagamenti in tutta Italia. L'ondata di maltempo continua anche oggi investire la Penisola da Nord a Sud, con allerte meteo e situazioni critiche dall'Emilia Romagna alla Toscana alla Sicilia. A Bologna esonda il torrente Ravone: mentre il sindaco e il comune avvertono i cittadini di non uscire di casa, in corso il Comitato Operativo di Protezione civile presso il Dipartimento per garantire il coordinamento degli interventi in tutte le zone interessate.

I vigili del fuoco hanno intanto individuato il corpo senza vita di una persona che risultava dispersa a causa del maltempo a Botteghino di Zocca, frazione di Pianoro, nel Bolognese. In corso le operazioni di recupero.

Convocato Comitato Operativo di Protezione civile

Il Servizio Nazionale della protezione civile è impegnato da diversi giorni nel fronteggiare le criticità connesse alla forte ondata di maltempo che sta interessando il nostro Paese, in particolare il Nord Italia. Al fine di continuare a garantire una tempestiva risposta in tutte le zone interessate dall’ondata di maltempo, il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato il Comitato Operativo di protezione civile.

Il tavolo è riunito presso la sede del Dipartimento al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.

Ondata di maltempo sull'Italia, il punto

Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha firmato ieri il decreto che dispone, a supporto della Regione Emilia Romagna, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione Civile. Il provvedimento accoglie la richiesta avanzata nelle scorse ore dal governo regionale, in relazione all'ondata di maltempo che sta investendo quei territori in particolare nel bolognese, nel reggiano, nel ravennate e nel tratto che collega le province di Cesena e Rimini.

Dopo le ordinanze di evacuazione nei comuni di Molinella, Budrio e Bagnacavallo, nel pomeriggio di ieri la preoccupazione è salita nelle province di Modena e Reggio Emilia, dove hanno raggiunto livelli di piena preoccupanti i fiumi Reno, Secchia, Panaro e Enza. Il livello del Po ha superato i limiti di sicurezza, allagando diverse strade nel Comune di Boretto e in quello di Luzzara.

"Tutte le persone che abitano nella zona di via Saffi e zona Ravone devono salire immediatamente ai piani alti e restare in casa col telefono" aveva sui social il sindaco di Bologna Matteo Lepore. "In questi minuti il torrente Ravone ha superato i livelli di allarme e sta uscendo in alcuni punti. Diverse strade di questa zona sono chiuse. Non mettetevi in auto" avvertiva.

"Sono in corso allagamenti ed esondazioni in diverse zone della città. Si sta procedendo alla chiusura di alcune strade (tra cui via Saragozza, via Andrea Costa, via San Mamolo e alcuni tratti di via dell’Arcoveggio). Chiediamo a tutti di non uscire di casa e, se in strada, rispettare le chiusure". "State lontani da tutti i corsi d'acqua - esorta -, evitate i sottopassi". In 4 ore, aveva spiegato, "sono caduti più di 80 millimetri di pioggia'.

Intanto a Cesenatico venivano superati i 100mm di pioggia in poche ore, con l'allagamento di alcuni sottopassaggi. In crisi l'impianto fognario, tanto che il sindaco Matteo Gozzoli ha dovuto predisporre l'apertura delle porte vociane fino alle 20 per consentire un rapido deflusso delle acque accumulate nell'entroterra.

Ciò non è bastato a evitare l'allagamento dei binari della stazione cittadina, con la circolazione ferroviaria che è stata sospesa dalle 16.20 fra le stazioni di Rimini e Cervia e sulla linea Rimini-Ravenna. Ferrovie dello Stato ha fatto sapere di non riuscire a predisporre servizi alternativi con bus per l'impraticabilità delle strade. A metà pomeriggio sono state emesse ordinanze di evacuazione dei piani terra anche nel Comune di San Lazzaro e in quello di Bologna. Vietato sostare anche nei seminterrati, nei piani interrati e nelle aree vicine al fiume Reno e ai torrenti Savena e Ravone.

Tra auto in panne, scantinati allagati e alberi caduti per strada, sono stati diversi gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo nelle Marche, in particolare tra Ancona e Fano. Le condizioni meteo avverse, contraddistinte da pioggia battente, hanno costretto le squadre dei vigili del fuoco a mobilitarsi in diverse operazioni di soccorso.

In Toscana, a seguito dell'esondazione del fiume Elsa in prossimità della località Petrazzi nel comune di Castelfiorentino, e della persistente difficoltà a transitare in sicurezza lungo la Sr 429/bis di Val d’Elsa, la Provincia di Siena ha ordinato la chiusura al transito in entrambi i sensi di marcia della Strada Regionale 4297Bis di Val d’Elsa al km 11+900 circa nel comune di San Gimignano, in corrispondenza della rotatoria di Badia a Elmi, direzione Empoli.

La chiusura si è resa necessaria per ragioni di sicurezza della circolazione stradale e a tutela dell’incolumità pubblica fino al ripristino delle normali condizioni. Per il periodo interessato alla chiusura il traffico veicolare sarà deviato sul raccordo autostradale Siena Firenze, come meglio evidenziato dalla segnaletica presente sul posto.

A Siena, dopo le precipitazioni degli scorsi giorni, prosegue su tutto il territorio comunale l’intenso lavoro dell’amministrazione con le squadre degli operai, la Protezione Civile e le associazioni di volontariato, in coordinamento con i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

In Calabria i vigili del fuoco sono stati impegnati in diverse zone della Regione per interventi dovuti al maltempo che in queste ore sta flagellando il territorio regionale. In particolare, una squadra del distaccamento di Vibo Marina è intervenuta in provincia di Vibo Valentia, dove è esondato il torrente Candrilli invadendo la strada che collega la frazione Porto Salvo a Vibo Valentia.

In provincia di Catanzaro, invece, si è verificato uno smottamento con cedimento parziale di un tratto della SP26, strada di collegamento tra il Comune di San Pietro Magisano e la frazione Vincolise del Comune di Magisano. Attualmente è chiusa al transito la sola corsia interessata dallo smottamento.

A seguito della violenta ondata di maltempo che ha colpito la zona di Licata, nell'Agrigentino, causando l'esondazione del fiume Salso in più punti, la Regione Siciliana ha attivato il sistema di Protezione Civile per fronteggiare l'emergenza. Gravi danni anche a Catania ed altri centri della costa orientale.

"La situazione a Licata è critica e stiamo monitorando costantemente l'evolversi degli eventi. La Protezione Civile aveva già dato l'allarme ieri e stamattina abbiamo attivato tutte le risorse a nostra disposizione per garantire la sicurezza dei cittadini e il ripristino delle normali condizioni di vita il prima possibile. Ringrazio il prefetto, i vigili del fuoco, il personale di Protezione Civile, le forze dell'ordine e i volontari, che stanno lavorando senza sosta per soccorrere le persone in difficoltà", aveva detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito delle piogge che hanno causato l'esondazione del fiume Salso.

Il sindaco di Licata, Angelo Balsamo, dopo l'esondazione ha invitato i cittadini a "restare a casa" se "non strettamente necessario, per permettere ai soccorritori di poter lavorare dove è necessario". Sono stati diversi gli interventi fino ad ora e le abitazioni evacuate, soprattutto nel 'quartiere africano', vicino al fiume.

"Abbiamo attivato il Coc comunale e sono intervenute tutte le istituzioni. Si sta facendo il massimo per mettere in sicurezza tutto il territorio. L'invito che faccio ai miei concittadini è di non uscire di casa se non è strettamente necessario in modo da permettere ai soccorritori di poter lavorare dove c'è bisogno. Cortesemente rimanete a casa", aveva poi ribadito il sindaco.

Sempre in Sicilia le piogge torrenziali delle ultime ore hanno provocato disagi agli abitanti di Stromboli e in particolare del piccolo borgo di Ginostra, dove dalla scorsa notte manca l'energia elettrica. Fango e detriti hanno raggiunto il centro abitato creando problemi agli abitanti. In particolare, a causa delle forti piogge, dalla montagna sono arrivate pietre e grossi massi che hanno danneggiato gravemente le case. Per fortuna non si registrano feriti. Le strade sono ormai impraticabili.

"Il villaggio di Ginostra è al buio perché sono stati tranciati diversi cavi, così come i tubi delle reti idriche - spiega all'Adnkronos Gianluca Giuffrè, abitante di Ginostra - Sono state tratte in salvo le persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni. Sembra che stiano inviando una motovedetta coni tecnici Enel per ripristinare almeno l'energia elettrica. Il Comune ha attivato il centro operativo comunale e siamo in attesa di ulteriori sviluppi".

Il dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana sta monitorando, in stretto contatto con il sindaco di Lipari, la situazione di Stromboli e Ginostra. La Protezione Civile regionale invita la popolazione "a seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali e a rispettare le indicazioni delle autorità competenti, evitando spostamenti non strettamente necessari". La Regione sta seguendo da vicino la situazione per garantire "il massimo supporto possibile alle comunità colpite dall'emergenza".

 

(Rep/Adnkronos)

(Rep/Adnkronos)

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