Samantha Premerl è una promessa del canottaggio femminile con il lago di Varese nel cuore e nelle braccia: studentessa di 22 anni, nata a Monfalcone in provincia di Gorizia, nazionalità italo-slovena inizia giovanissima, a 10 anni, a praticare canottaggio al Villaggio del Pescatore, località in provincia di Trieste.
Passa poi alla Polisportiva San Marco di Trieste quindi alla Canottieri Saturnia, per i cui colori gareggia a livello nazionale: i risultati non si fanno attendere, tanto che nel 2019 è stata convocata per la prima volta il Nazionale per gareggiare nella categoria 4 senza juniores.
Samantha raccontaci della tua prima vittoria interazionale.
Un ricordo che ho ancora nel cuore: era il 2021 in Repubblica Ceca dove ho vinto il mio primo Mondiale, una gara difficile nella categoria 2 Senza pesi leggeri Under 23. L’ anno successivo ho replicato sempre nella stessa categoria, sul lago di Varese, aggiungendo anche l’oro all’Europeo in Belgio e sempre nel 2022 ho vinto anche un altro oro sempre in Repubblica Ceca: tra l’altro è stata anche la mia ultima gara nella categoria pesi leggeri.
Dopo queste vittorie importanti qual è stato il tuo percorso sportivo successivo?
Passare alla categoria Senior non è stato facile, però con tenacia e tanto allenamento sono arrivata nel 2023 nella categoria 4 di coppia femminile nella finale A e quest’ anno è arrivata la medaglia di bronzo con l'atleta varesina Ilaria Colombo.
Come mai ha scelto di venire ad allenarti sul Lago di Varese?
Il lago di Varese è un ottimo campo sia di gara che di allenamento. Ho conseguito una borsa di studio che mi permette di proseguire la mia carriera universitaria e di allenarmi alla Canottieri Gavirate con Giovanni Calabrese. Voglio andare avanti con il canottaggio con l'obiettivo di cogliere risultati importanti.
Come sta andando il canottaggio femminile in Italia?
La Federazione Italiana Canottaggio si sta impegnando a far crescere il movimento, con l’obiettivo di spingere le ragazze a praticare il canottaggio. Il successo della Olimpiade di Parigi fa ben sperare, personalmente devo dire che vedere l’otto femminile azzurro mi ha emozionato fortemente emozionato. In provincia di Varese si sta creando un bel gruppo di atlete, grazie sicuramente ad una apripista di valore come Federica Cesarini che con la sua vittoria alla precedente Olimpiade ha creato molto entusiasmo nel nostro ambiente.
Anche la medaglia di Gabriel Soares può portare ulteriore coinvolgimento attorno al canottaggio?
Sicuramente il suo è stato un grande risultato che ha creato intorno a sé tanto entusiasmo, poi Gabriel è molto empatico ed è bravo a coinvolgere le piccoline. Il canottaggio è uno sport molto bello e come in tutte le discipline sportive bisogna applicarsi, essere tenaci ed imparare a fare rinunce. Per praticarlo devi trovare dentro di te tante risorse e spirito di gruppo, così puoi sognare in grande. Però i sogni senza impegno e dedizione non si avverano.
Avete ottenuto ottimi risultati a Genova con la squadra universitaria nel weekend del 5-6 ottobre?
Si è andata benissimo, personalmente mi sono classificata tre volte al secondo posto, facendo totalizzare un buon punteggio alla squadra del CUS Insubria, che ha vinto la classifica nazionale con 20 punti di margine sui secondi. Questo dimostra l’ottima preparazione che il bacino varesino offre nel canottaggio.
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