Varese - 16 ottobre 2024, 11:21

Trasporti sanitari in ambulanza, l'allarme della Fp Cgil Varese: «Dotazione di mezzi insufficiente con conseguenti disagi per utenti e operatori»

In una nota, il sindacato lamenta «la continua ridefinizione delle procedure d'appalto, proprio in questi giorni poi è stato dismesso anche il servizio di centralino preposto alla presa in carico e gestione dei servizi, a profetico epilogo della volontà aziendale di esternalizzare interamente il servizio dei trasporti in ambulanza»

Trasporti sanitari in ambulanza, l'allarme della Fp Cgil Varese: «Dotazione di mezzi insufficiente con conseguenti disagi per utenti e operatori»

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dalla Fp Cgil Varese sui trasporti sanitari in ambulanza: 

Ancora una volta si avverano le previsioni formulate dalle Organizzazioni Sindacali del Comparto Sanità circa le sorti della procedura di appalto dei trasporti sanitari in ambulanza presso l’Asst dei Sette Laghi di Varese.

E’ da tempo ormai che pressocché tutti i servizi di trasporto sanitario, prima effettuati dal servizio ambulanze aziendale e da diverse Associazioni del Terzo Settore, sono stati affidati a degli operatori economici esterni attraverso una serie di procedure di appalto partorite negli ultimi anni dall’Azienda, alla costante ricerca di un modello organizzativo coerente in grado di offrire un servizio migliore.

Ricordiamo bene i proclami dell’Azienda circa le scelte strategiche intraprese e che avrebbero apportato ad una maggiore efficienza nella gestione dei trasporti sanitari ma, ancora una volta, il copione della realtà che torna dal futuro non è quello prospettato dall’Azienda!

La continua ridefinizione delle procedure di appalto si è costantemente tradotta in una dotazione di mezzi insufficiente a far fronte alla mole di servizi richiesti con conseguenti disagi per utenti e operatori, mentre le già scarse risorse interne, per intendersi il servizio di trasporto neonatale effettuato dallo storico servizio ambulanze aziendale, hanno continuato a ridursi sempre più (a quale anno risale l’ultimo acquisto da parte dell’Azienda di un’ambulanza?).

Proprio in questi giorni è stato dismesso anche il servizio di centralino preposto alla presa in carico e gestione dei servizi, a profetico epilogo della volontà aziendale di esternalizzare interamente il servizio dei trasporti in ambulanza; in tale prospettiva apprendiamo dell’avvio di una nuova (ennesima!) procedura di appalto per quattro mesi e proprio presso l’Ospedale del Ponte per far fronte, tra l’altro, al trasporto dei neonati.

E ancora una volta assistiamo ad uno stop della procedura da parte dell’Azienda che, di recente, ha revocato in autotutela la procedura di appalto per il del Ponte, in quanto i termini previsti nella procedura di gara a copertura dei costi minimi di esecuzione risulterebbero insufficienti in relazione a tutti i servizi richiesti; l’eccezione è stata sollevata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione che, con delibera dello scorso Settembre 2024, ha invitato l’Azienda a ridefinire i suddetti termini di appalto.

Ancora una volta il quesito è sempre lo stesso: Dove ci stiamo dirigendo? Verso un (dis)servizio migliore?

C.S.

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