Gallarate - 09 ottobre 2024, 14:06

L’incontro perfetto tra arte e design: una mostra al Ma*Ga celebra i maestri del passato e le visioni del futuro

Un viaggio tra icone del design italiano e nuove avanguardie al XXVII Premio Gallarate, tramite "Arte e design. Design è arte". Esposizione a cura Emma Zanella, Vittoria Broggini e Alessandro Castiglioni, sotto la visione di Philippe Daverio, resterà aperta fino al 2 marzo 2025

Il Museo Ma*Ga di Gallarate

Il Museo Ma*Ga di Gallarate

Si è conclusa oggi la conferenza di apertura della mostra Arte e design. Design è arte al Museo Ma*Ga di Gallarate, una celebrazione curata da Emma Zanella, Vittoria Broggini e Alessandro Castiglioni, sotto la visione di Philippe Daverio.

L’evento, che dà il via al XXVII Premio Gallarate, offre ai visitatori un viaggio nel design italiano dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, esplorando come questa disciplina si intrecci con il mondo dell’arte.

Durante la conferenza, curatori e ospiti illustri hanno presentato i due percorsi espositivi distinti, ma complementari. Il primo celebra l’eccellenza del design storico italiano, evidenziando i capolavori di maestri quali Bruno MunariEttore SottsassGio Ponti e Achille Castiglioni. Opere iconiche come la lampada Arco di Castiglioni e la Valentine di Sottsass per Olivetti non solo testimoniano l'evoluzione del design industriale italiano, ma rivelano come tali creazioni abbiano influenzato profondamente il vivere quotidiano.

Il secondo percorso, dedicato alle generazioni più recenti, esplora i nuovi orizzonti del design contemporaneo, con lavori che riflettono sulle sfide e le opportunità del presente. Tra gli artisti presenti, progetti come il Prototipo Letizia di Isinnova e il Maidan Tent degli Acta Architects, rappresentano una riflessione critica sulla sostenibilità, la tecnologia e l'inclusione sociale. L'esposizione include anche installazioni provocatorie, come quelle di Paola Pivi e Luigi Ontani, che sfidano i confini tra oggetto d'uso e opera d'arte.

L’intervento di Chiara Alessi, curatrice del progetto Hyperdesign, ha offerto uno sguardo profondo sul rapporto sempre più complesso tra arte e design, evidenziando come quest’ultimo sia diventato un linguaggio espressivo autonomo, capace di dialogare con la contemporaneità e i suoi interrogativi.

La mostra sarà aperta fino al 2 marzo 2025, offrendo cinque mesi di approfondimenti, dibattiti e riflessioni. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia esplorare l’evoluzione del design come forma d’arte, in un contesto che valorizza il passato e si proietta verso il futuro.

Alice Mometti

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