Busto Arsizio - 05 ottobre 2024, 21:01

VIDEO - Busto Arsizio Film Festival, in archivio l’edizione del nuovo corso, tra opere prime e rinnovata attenzione ai giovani

Vincono “Gli oceani sono i veri continenti” (opera prima), Isabella Ragonese (miglior attrice), Andrea Fuorto (miglior attore), “Black eyed dog” (miglior corto). Alle viste il ritorno della manifestazione al tradizionale periodo primaverile. Il direttore artistico Giulio Sangiorgio: «Felice di come è andata e dell’accoglienza da parte della città»

VIDEO - Busto Arsizio Film Festival, in archivio l’edizione del nuovo corso, tra opere prime e rinnovata attenzione ai giovani

Si chiude l’edizione 2024 del Baff, quella che segna la ricerca di un’identità spiccata nel segno delle opere prime e dei giovani (QUI la presentazione). Alla premiazione andata in scena a Villa Calcaterra, Gabriele Tosi, vicepresidente del festival, ha voluto sottolineare la scelta coraggiosa: «Avevamo già lanciato, in passato, la sfida delle opere prime, poi abbandonata per il timore di non trovare sufficienti film all’altezza. Ma quest’anno si è visto uno spaccato bello e interessante di cinematografia italiana, sia tradizionale che dotata di uno sguardo diverso, giovane e sui giovani».

Il sindaco, Emanuele Antonelli, incoraggiato il direttore artistico, Giulio Sangiorgio, ha sottolineato la difficoltà di portare ogni anno a Busto nomi altisonanti, quelli che richiamano pubblico quasi in automatico: «Qualcuno ha detto che c’era poca gente. Forse si riferiva all’inizio del festival. E comunque c’era il pubblico che conta di più, quello delle scuole». L’assessore Manuela Maffioli ha rivendicato: «La cultura sta cambiando questa città». Poi ha auspicato il ritorno del Baff al suo periodo tradizionale, quello primaverile: «A marzo venivo subissata di richieste sull’inizio del festival». Uno spostamento la cui utilità è condivisa da tutti.

Se il presidente Alessandro Munari ha parlato di un’edizione 2024 caratterizzata da «un elevato profilo culturale», il direttore artistico si è detto «…felice per come è andata e per l’accoglienza da parte della città. Il festival si è aperto per trovare un’identità sua».  

I PREMI


A Bertrand Bonello va il Premio regista dell’anno BAFF2024 - città di Busto Arsizio. Al regista il festival reso un omaggio presentando due film. Il suo esordio cinematografico, Quelque chose d’organique e La Bête, suo ultimo lavoro.

Il Premio BAFF 2024 Miglior opera prima va a Gli oceani sono i veri continenti di Tommaso Santambrogio «per la capacità di raccontare la separazione attraverso la vita dei protagonisti della periferia di Cuba, usando un approccio contemplativo raro nel panorama cinematografico contemporaneo. Risulta perfetto l’equilibrio tra una solida struttura narrativa e un’ampia libertà alla direzione attoriale». Una menzione speciale va a Non credo in niente di Alessandro Marzullo “per l’audacia del progetto nel rappresentare sullo schermo una realtà scomoda, emblema del disagio giovanile, distorcendola tramite uno stile che sa farsi onirico, ipnotico e dislocante e restituendo infine un’esperienza estetica del disorientamento e della confusione esistenziale».  

Il Premio Chimitex BAFF 2024 alla Miglior attrice va a Isabella Ragonese per Come pecore in mezzo ai lupi, «per la grande intensità che presenta in ogni scena che la vede coinvolta, districandosi fra l’obbligata freddezza del personaggio e le sue fragilità».

Il Premio Chimitex BAFF 2024 al Miglior attore va a Andrea Fuorto per Patagonia «per la capacità di conferire realismo ad un personaggio fragile e complesso come quello di Yuri, dando tridimensionalità al personaggio attraverso una performance in grado di testimoniare una forte evoluzione psicologica ed emotiva».

Per la sezione BAFF in Corto 2024 il Premio Miglior Corto, va a Black Eyed Dog di Alessandro Cino Zolfanelli «per la sua straordinaria capacità di combinare una splendida animazione con l’espressività dei personaggi, riuscendo a raccontare una storia intensa senza l’uso di dialoghi. La sua narrazione lineare, arricchita da toni oscuri e profondamente emotivi, riesce a catturare lo spettatore dall’inizio alla fine, mantenendo alta la tensione e coinvolgendo il pubblico a un livello profondo».

Ad assegnare i premi la giuria degli studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, dell’Università LIUC di Castellanza, e dell’Università Bocconi di Milano.

Già assegnati nel corso della settimana di festival: il Premio Dino Ceccuzzi all’eccellenza cinematografica a Dante Spinotti, il Premio Lello Bersani 2024 a Baba Richerme e Antonio D’Olivo del Gr1 Rai, un omaggio dei Giornalisti Cinematografici (SNGCI), in collaborazione con il BAFF.  

A Villa Calcaterra anche la premiazione dell concorso Filmmaker Premio Chiara, nel quale ha prevalso, secondo una giuria unanime, il corto “The honour of a scoundrel” dal racconto “Onor di furfante” del grande scrittore luinese. A firmare l’ibridazione tra provincial locale con quella Usa, dal design originale e apprezzatissimo, ampio ricorso all’Intelligenza artificiale, Federico Betta.

Stefano Tosi

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