Varese - 04 ottobre 2024, 09:50

Impresa e sviluppo territoriale: al Palace Hotel un confronto tra le realtà del territorio dell’Insubria

Incontro di alto profilo quello tenutosi ieri alla struttura alberghiera di Varese. Presenti, tra gli altri, i rappresentanti di Camera di Commercio di Varese e del Canton Ticino, ma anche di Confindustria e delle università. Opportunità economiche e frontalieri tra i temi toccati

Impresa e sviluppo territoriale: al Palace Hotel un confronto tra le realtà del territorio dell’Insubria

Costruire reti d'impresa per lo sviluppo territoriale tra la Città dei Laghi (Como, Canton Ticino e Varese): questo al centro del confronto nella seconda edizione del Forum Insubria, avvenuto nella serata di giovedì 3 ottobre al Palace Gran Hotel, a Varese.

«Questa è una serata importante - ha affermato Carlo Frequelli, governatore del distretto 2042 Rotary - Il Rotary è una rete, come il gruppo di lavoro insubrico, che permette di collegare il nostro distretto con quello svizzero»

Come risulta il sistema delle imprese nelle Città dei Laghi? «Oggi il tema del territorio è complicato e va reinterpretato, perché sia per via delle industrie fisiche, sia per quelle digitali, i confini del territorio sono cambiati - ha spiegato Federico Visconti, rettore dell'Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza - Quindi, il sistema delle imprese nei territori hanno tanti settori industriali e risulta che ci sia più competizione che cooperazione».

Ma come può svilupparsi questo collegamento? «Io penso che ci sia un ampio spazio di creazione di reti - ha proseguito il rettore Visconti - Nella Città dei Laghi dobbiamo continuare a lavorare e a capire le opportunità del nostro territorio».

Ha preso il via, poi, il confronto tra le rappresentanze imprenditoriali ed economiche insubriche.

«I cambiamenti a livello globale aiutano questa sinergia territoriale - ha spiegato Gianluca Brenna, presidente di Confindustria Como - Le associazioni hanno il compito di creare la cultura dell'impresa, che deve cambiare e essere indirizzata verso le nuove direttrici e il sistema territoriale. Il nostro compito è cercare quello che ci unisce e declinarli nel territorio».

Le Camere di Commercio hanno ruolo decisivo per promuovere lo sviluppo e ne ha spiegato un elemento importante Andrea Gehri, presidente di Camera di Commercio Canton Ticino: «Per alimentare l'economia all'interno delle nostre comunità, abbiamo bisogno delle giovani leve e dobbiamo, quindi, cercare queste risorse all'esterno. Dunque, in Svizzera, diamo ai giovani l'opportunità di formarsi e di lavorare».

«Sul tema della formazione, penso che formare i nostri giovani costa - ha affermato Roberto Grassi, presidente di Confindustria Varese - È sempre più difficile chiedere ai nostri imprenditori di formare i ragazzi, in quanto, alla fine, i giovani, alla fine, vanno dove la retribuzione è maggiore».

Per quanto riguarda le opportunità finanziarie, ha preso la parola Oliviero Pesenti, presidente Aiti, Associazione industrie ticinesi: «Qualsiasi imprenditore ha bisogno della finanza, ma è fondamentale che questa non prende il sopravvento sulla produttività, per non distruggere la ricchezza della creatività. La finanza deve aiutare a sviluppare le imprese, i mercati e tanto altro, ma chi crea ricchezza è chi produce».

A terminare il dibattito Mauro Vitiello, presidente di Camera di Commercio Varese: «Io penso che non esista una forma di collaborazione senza la competitività. Inoltre, per me il problema del frontalierato non esiste. Chi va a lavorare in Svizzera, lo fa perché trova ciò che qui non c'è. I ragazzi di Varese non vanno tutti in Svizzera, come si crede. Molte aree della nostra provincia, se non avessero fruito di questo via vai, come sarebbero? Penso che questa collaborazione sia un'opportunità per specializzarsi in diversi ambiti e insieme si giocherà una partita globale».

Elisa Petrocelli

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