Basket - 04 ottobre 2024, 15:28

VIDEO La Openjobmetis lavora e attende Tortona. Mandole: «Dobbiamo tutti fare meglio. Ai ragazzi ho chiesto più aggressività»

Settimana di lavoro per i biancorossi, reduci dalla brutta sconfitta sul parquet di Brescia con 118 punti subiti e 16 rimbalzi offensivi concessi. Si lavora sempre sulla difesa: domenica arrivano i piemontesi, vittoriosi agli esordi in campionato e in Europa. Le parole del coach argentino: «Prestagione pensando alla difesa, firmati giocatori pensati per la difesa e allenamenti per il 70% sulla difesa: senza di quella non possiamo competere»

Openjobmetis al lavoro sul parquet del Campus in vista dell'esordio casalingo di domenica

Openjobmetis al lavoro sul parquet del Campus in vista dell'esordio casalingo di domenica

Difesa, difesa e difesa. Non è difficile indovinare su quale aspetto la Openjobmetis e Herman Mandole si siano concentrati maggiormente in questa settimana di lavoro, successiva alla sconfitta con 118 punti subiti sul parquet di Brescia all’esordio in campionato.

«È stata la normale settimana successiva a una sconfitta in cui hai perso di 24, subito 118 punti e concesso 16 rimbalzi offensivi - afferma il coach argentino - È la prima volta in tre anni da quando sono qui che abbiamo fatto la prestagione pensando alla difesa, firmato giocatori pensando alla difesa, anche i nostri allenamenti sono 70% difesa e 30% attacco. Io devo fare meglio e i giocatori devono fare meglio, tutti siamo responsabili di aver preso tantissimi punti. Adesso il lavoro è continuare, sapendo che senza difesa non possiamo competere».

Tutti al lavoro, con la sola eccezione di Justin Gray, fermo solo per precazione successivamente a un problema alla caviglia. «Sta bene, giocherà domenica - assicura Mandole - Non si è allenato solo oggi».

Per l’esordio casalingo di domenica, alla Itelyum Arena è attesa la Bertram Tortona, reduce da due vittorie: una in campionato contro Cremona e una in FIBA Champions League contro i tedeschi di Chemnitz.

Il focus difensivo sarà sulla battaglia sotto i tabelloni, dopo quanto visto a Brescia: Kamagate e Biligha non hanno movimenti e tecnica di Bilan, ma sono sicuramente uno spauracchio per la lotta a rimbalzo viste le doti fisiche e atletiche. La tenuta e la solidità dei lunghi biancorossi saranno quindi di fronte a un altro banco di prova interessante.

«Ho parlato tantissimo con i ragazzi, visto video individuali e di squadra - continua il coach - Oggi ho chiesto ai giocatori se sto chiedendo loro qualcosa di troppo difficile: mi hanno detto di no, e questo è un buon segnale. Gli stiamo chiedendo un po’ più di aggressività. So che Bilan è un giocatore buonissimo, ma questa è una scusa. Guardiamo i numeri vediamo che lui ha fatto bene il triplo di quello che è. Questo non può succedere. Quando perdi di 24 nonostante tutta la fiducia, pensi che sia andato tutto male. Più che alle cose buone, questa settimana è servita più per pensare a quello che abbiamo fatto male».

Attacchi dal post basso che potranno arrivare più dagli esterni di Tortona, visto che la stazza di ali come Strautins e Severini deve far rizzare le antenne difensive dei corrispondenti biancorossi, ancor di più alla luce della prova in retroguardia offerta da Brown, Alviti e soprattutto Gray, che avrà le mani piene anche contro il veterano Kyke Weems. Ci sarebbe anche Justin Gorham, il quale però, a causa di problemi fisici, non ha ancora esordito ufficialmente: domenica dovrebbe essere pronto per scendere sul parquet.

Non che il backcourt di Tortona sia meno pericoloso offensivamente: partenza sprint per il playmaker Tommy Kuhse, che ha messo lì una prestazione da 13 punti, 7 rimbalzi e 7 assist contro Cremona prima e da 22 punti, 9 rimbalzi e 2 assist contro Chemnitz poi. Assieme alla guardia Christian Vital avrà anche lui modo di testare la tenuta difensiva dei piccoli della Openjobmetis. Starà a Mannion e Hands far risaltare le loro lacune in retroguardia.

«Da quando sono qui, questa è la prima volta che Varese pensa alla difesa prima che all’attacco - conclude Mandole - Non so se abbiamo bisogno solo di tempo, di cambiare qualcosa o qualche giocatore. Varese non è una società che prende decisioni in fretta: prima cercheremo di fare bene le cose che abbiamo in mente, e se arriviamo dove non si può fare meglio penseremo al prossimo passo».

Lorenzo D'Angelo


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