Il ministro Giuseppe Valditara in vista in provincia. Il numero uno del dicastero dell’Istruzione è arrivato questa mattina a Varese, facendo tappa prima a Villa Recalcati, dove è stato accolto dai rappresentati istituzionali, tra cui i sindaci di numerosi comuni della provincia tra cui il primo cittadino Davide Galimberti, e dirigendosi poi al Liceo Manzoni.
In Prefettura il ministro è stato ricevuto dal prefetto Salvatore Rosario Pasquariello, che ha presentato a Valditara il protocollo d’intesa finalizzato allo sviluppo e al consolidamento di buone prassi per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza, a bullismo e cyberbullismo e alle altre forme di disagio sociale minorile, oltre alla promozione della legalità.
Valditara ha quindi tenuto un discorso finalizzato a sottolineare le linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica, richiamandosi alla Costituzione: «La Costituzione è un momento centrale delle linee guide sull’educazione civica - ha detto il ministro ai giornalisti - La Costituzione si svolge intorno al principio cardine della persone come grande valore, sul rispetto della persona e sulla valorizzazione della persona. Ai giovani bisogna insegnare i valori costituzionali».
La visita del ministro è stata però accolta anche dalla contestazione del Blocco Studentesco Varese, che nelle prime ore di oggi hanno affisso dei manifesti e degli striscioni sulle pareti proprio del Manzoni con lo slogan: «Valdirata Go Home». «Cinque mesi sono passati - hanno poi sottolineato in una nota i rappresentanti del movimento - da quando il ministro Valditara è stato contestato da noi proprio qua a Varese durante la presentazione del suo libro ‘La Scuola dei talenti’ e da allora nulla è cambiato nel sistema scolastico italiano».
«Noi non intendiamo rimanere in silenzio mentre il ministro continua a privatizzare e fare a pezzi una scuola che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, deve restare pubblica - hanno aggiunto dal Blocco - se il ministro Valditara intende continuare a ignorare la situazione in cui versano realmente gli studenti, a Varese come nel resto d’Italia, sappia che noi non gliene lasceremo passare una. Nessuno si merita la sua scuola, ministro».
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