Territorio - 15 settembre 2024, 16:08

Paura per un orso nel Verbano Cusio Ossola: un’allevatrice perde pecore, capre e un asino

L’animale è stato avvistato da un’allevatrice sopra Trontano, all'Alpe Corte Vecchio. In due episodi avrebbe sbranato tredici capre, cinque pecore ed un asino

(foto generica d'archivio)

(foto generica d'archivio)

(di Miria Sanzone – www.vconews.it) «Ho sentito dei rumori e i cani da guardiania abbaiare nervosi, sono uscita e ho visto gli asini scappare dal recinto. Nel prato vicino all’improvviso ho scorto questa figura enorme alzarsi in piedi. Era un orso, l’ho visto distintamente. Sono rientrata di corsa in casa. La mattina dopo ho recuperato gli asini, ma di uno non vi era più traccia».

Inizia così il racconto dettagliato di Martina, allevatrice di Beura che all’alpe Corte Vecchio, sopra Trontano, tiene i suoi animali: mucche, capre, pecore ed asini. L’incontro ravvicinato con l’orso risale alla notte tra il 9 e 10 settembre scorsi, ma un altro inquietante episodio è accaduto qualche notte prima.

Racconta: «Era il 20 agosto e il mio operaio era al pascolo con il bestiame. La notte, come di consueto, tutti gli animali vengono riparati nei loro recinti elettrificati. Verso mezzanotte ha sentito i cani da guardiania ringhiare nervosi, è uscito e visto il recinto danneggiato. Ha sparato qualche colpo in aria per spaventare gli eventuali animali predatori e non sentendo più nulla è rientrato a dormire. La mattina al risveglio ha visto che mancavano 13 pecore e 5 capre».

L’operaio ha avvisato l’allevatrice, che salita all’alpe ha iniziato assieme all’operaio la ricerca degli animali, risultata vana. Solo pochi giorni dopo sono state ritrovate una pecora e un agnellino entrambi sbranati.

Poi prosegue: «Abbiamo pensato a un lupo e avvisato i forestali. Abbiamo trovato anche dello sterco che è stato raccolto dai militari per le opportune analisi».

Venti giorni dopo appunto il secondo, più spaventoso episodio. Martina, con il bimbo piccolo e la sorella, si trovava in alpeggio. La notte tra il 9 e 10 settembre tutti gli animali erano, come di consueto, nei recinti. Verso mezzanotte i cani cominciano a ringhiare: «Io e mia sorella usciamo di casa. Il recinto degli asini è aperto e gli animali sono liberi e stanno scappando. Pensavamo a un lupo ma ci sembrava strano che i cani non facessero nulla. Sembravano anche loro spaventati. A un certo punto intravvediamo due occhi nell’oscurità. Mia sorella per prima urla che si tratta di un orso. L’animale si alza in piedi, lo vedo anche io, distintamente. Era proprio un orso».

Il mattino dopo Martina recupera gli asini, ma ne manca uno che non viene più ritrovato. L’allevatrice contatta nuovamente i forestali. L’11 settembre nella zona dell’avvistamento vengono ritrovate nuove tracce di sterco, anche queste in fase di analisi.

«A questo punto temo che anche nel primo episodio si trattasse di un orso – dice Martina, che ora ha paura – in questi giorni è stato segnalato da altre persone il passaggio dell’orso sempre sopra Trontano, dove si trovano le cassi delle api. E’ una zona quella molto attrattiva per l’orso, c’è miele, mirtilli di cui l’animale è molto goloso».

di Miria Sanzone – www.vconews.it

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