Busto Arsizio - 15 settembre 2024, 14:10

Primo ciak a Busto per “Out-ismo”, un corto per sensibilizzare sull’autismo: «Sconfiggiamo l’ignoranza»

Sono iniziate le riprese del cortometraggio fortemente voluto da Progetti fantasia. Protagonista è Mattia, ragazzo autistico che sul set ha già potuto sfoggiare un talento naturale. «Vogliamo testimoniare la realtà. Sarà uno strumento che useremo nelle scuole per permettere di immergersi nelle nostre storie», spiega la mamma Simona Lamperti, presidente dell’associazione

Primo ciak a Busto per “Out-ismo”, un corto per sensibilizzare sull’autismo: «Sconfiggiamo l’ignoranza»

Primo ciak per il cortometraggio “Out-ismo”, un nuovo strumento con cui Progetti fantasia continuerà il proprio percorso di sensibilizzazione sul tema dell’autismo (leggi qui).
Le riprese, con la regia di Luciano Peritore, sono iniziate questa mattina. Protagonista davanti alla cinepresa è Mattia, figlio di Simona Lamperti, presidente dell’associazione bustocca. Con lui sul set, allestito oggi nello studio della psicologa e psicoterapeuta Chiara Pigni, Romina Cristallo.
Le riprese, a cui ha assistito anche il consigliere comunale Alessandro Albani, termineranno a fine ottobre. Poi, il cortometraggio potrà diventare uno strumento didattico per Comuni (quello di Busto Arsizio sostiene il progetto con l’assessorato all’Inclusione sociale guidato da Paola Reguzzoni), scuole e associazioni.

Il progetto e i protagonisti

«Interpreto me stesso», ci spiega Mattia quando lo incontriamo sul set, a suo agio nei panni dell’attore. D’altra parte, il suo sogno è fare lo youtuber. La storia è incentrata su un giovane autistico vittima di un episodio di bullismo, ma con il lieto fine. Un fatto capitato realmente a un altro ragazzo a cui mamma Simona aveva assistito.
«Vogliamo testimoniare la realtà – spiega Lamperti –. Il corto sarà uno strumento che useremo nelle scuole per permettere alle persone neurotipiche di immergersi nella nostra realtà. E ci tenevo che venisse realizzato a Busto, la città dove sono nata e cresciuta».

La conoscenza di storie e situazioni che a molti possono sembrare lontane è fondamentale ai fini dell’inclusione: «La conoscenza può cambiare le cose. L’ignoranza è il vero problema, va sconfitta», spiega la presidente dell’associazione impegnata al fianco dei ragazzi con autismo e delle loro famiglie. «Loro hanno il diritto di stare all’interno della società e la comunità ha il dovere di accoglierli – prosegue –. Siamo onde di un mare grande in cui ci siamo tutti».

E poi c’è la gioia di vedere Mattia vivere questa bella esperienza: «Da mamma è una grande conquista. Da anni lavoriamo con Chiara per permettergli di affrontare situazioni non semplici».
Proprio la psicoterapeuta Pigni supervisiona le riprese con uno sguardo scientifico.
«È bello che sia Mattia a recitare – conferma Peritore –. È una piacevole scoperta e una grande sfida».

La rete. Il Comune c’è

Il progetto potrà essere utile anche alle famiglie alle prese con una diagnosi di autismo. Romina Cristallo, attrice nel corto, è un’insegnante di sostegno in una scuola dell’infanzia: «Vedo diversi genitori prendere coscienza della situazione. È importante che sappiano che non sono soli e che c’è una rete che li può aiutare».

Ne fa parte anche il Comune, che sostiene il progetto “Out-ismo”. I promotori ringraziano l’assessore Reguzzoni e il consigliere Albani, che peraltro farà una comparsata nel breve film. «Sono felice di collaborare con un gruppo così importante, con staff tecnico e supervisione scientifica -dice quest'ultimo -. È un progetto importante e di valore».
Il cortometraggio verrà girato anche tra il liceo artistico Candiani, un’abitazione e le vie di Busto. Poi, come detto, diventerà uno strumento didattico, con il sogno di poterlo vedere proiettato in un contesto prestigioso come il Baff, il festival cinematografico cittadino.

Riccardo Canetta

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