Cronaca - 13 settembre 2024, 13:42

Un emporio della droga nei boschi di Gorla Maggiore: in manette due stranieri

Due uomini di 38 e 27 anni, originari del Marocco e irregolari in Italia, individuati e arrestati dai carabinieri del Norm di Saronno: i militari si sono appostati nella vegetazione e li hanno circondati. Sequestrati anche coltelli e machete

(foto generica d'archivio)

(foto generica d'archivio)

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saronno, della Stazione di Gorla Minore, insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nei giorni scorso hanno tratto in arresto due cittadini di origini marocchine, irregolari sul territorio nazionale rispettivamente di 38 e 27 anni per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Come ormai di consueto nel corso dei servizi coordinati dalla Compagnia di Saronno, i Carabinieri, lo scorso 5 settembre si erano inoltrati da più direzioni, nei boschi prospicienti viale Europa a Gorla Maggiore riuscendo a guadagnare alcune posizioni dalle quali poter osservare delle inequivocabili condotte di spaccio senza essere notati dagli spacciatori assorti nella loro attività illecita.

Individuata quindi la presenza dei due pusher, i carabinieri si sono disposti in modo tale da limitare le possibilità di fuga dei due uomini che appena si sono visti circondati dai militari ormai a ridosso, cercavano di scappare, ma venivano bloccati dopo un breve inseguimento tra gli alberi.

Addosso ai due sono stati trovati oltre 100 grammi di sostanze stupefacenti di vario tipo: cocaina, hashish ed eroina, singolarmente confezionate e pronte per la vendita, oltre che la somma contante di 1.055 euro e diversi cellulari utilizzati per il contatto con gli assuntori. Rinvenuti anche alcuni coltelli e machete e materiale utile al confezionamento delle dosi.

Durante il servizio è stato smantellato anche un bivacco che i due utilizzavano come base logistica per la preparazione delle dosi da vendere ai clienti. Tutto il materiale recuperato è stato posto sotto sequestro e i due uomini dichiarati in arresto. Dopo le formalità di rito sono stati processati con rito direttissimo e per uno è stata dispostala custodia in carcere, mentre per il secondo l’obbligo di firma presso gli uffici di polizia.

Redazione

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