Busto Arsizio - 08 settembre 2024, 20:01

L'ANNIVERSARIO. Un anno fa nasceva il Bustese. Oggi più che mai diciamo grazie a un territorio che riesce sempre a meravigliarci

L'8 settembre 2023 il nuovo nome per un cambio di passo in un weekend intenso come questo. I volti felici di tanti piccoli e grandi atleti sono stati un dono in queste ore. E un castello, anzi due, ci hanno sussurrato l'importanza di cercare sempre un nuovo punto di vista

Al centro un momento di SportivaMente in biblioteca, a sinistra il Castello di Fagnano per la Notte Bianca e a destra la Busto Scopello

Al centro un momento di SportivaMente in biblioteca, a sinistra il Castello di Fagnano per la Notte Bianca e a destra la Busto Scopello

È stato un weekend indaffarato per noi de "il Bustese". Per questo territorio, in fatto di quantità e qualità di manifestazioni, e noi abbiamo cercato di stare tra la gente a raccogliere il più possibile gli sforzi e i risultati di una comunità così in fermento, quella di Busto, di Castellanza e di ogni paese della Valle Olona. 

Era un weekend indaffarato anche un anno fa, quando annunciammo il nostro cambio di nome, esattamente l'8 settembre 2023. Era un vivace venerdì, oggi è una domenica che vive gli ultimi eventi sfidando la pioggia. Come abbiamo spiegato allora sulla scelta del gruppo MoreNews, volevamo «un nome nuovo per un cambio di passo che vuole accompagnare e stimolare il territorio, giorno dopo giorno» (LEGGI QUI).

Ci siamo riusciti? Ci abbiamo provato e ci proveremo tutti i giorni. Abbiamo cercato di vivere e raccontare il territorio, abbiamo condiviso i momenti esaltanti e quelli dolorosi, i grandi fatti e le piccole tribolazioni o soddisfazioni quotidiane. Chiediamo scusa, per tutte le volte in cui non ci siamo riusciti.

Il weekend quasi alle spalle è un po' l'emblema di quanto sia fantastico e difficile riuscire a svolgere il nostro compito. Il nostro anniversario ha un altro punto in comune con quei giorni di settembre 2023: si svolgeva il nostro festival dei libri, SportivaMente (LEGGI QUI). Quest'anno ci ha regalato emozioni incredibili, come quando abbiamo visto i karateki di ogni età e le ragazzine della Pro Patria Ginnastica Bustese accorrere dalle loro stelle (LEGGI QUI). A un certo punto, nella sala si sono intrecciati gli atleti di queste due discipline con gli occhi illuminati dalla passione per il proprio sport: un'unica luce su un quadro incantevole.

Le ultime ore di questo weekend ci confermano la bellezza di una comunità, bellezza di cui troppo spesso rischiamo di dimenticarci. Eravamo alla conclusione del nostro festival, carichi di quella pazzesca gioia che ci ha offerto alle Olimpiadi la pallavolo. Siamo corsi alla Notte Bianca di Fagnano, poche ore dopo eccoci alla Busto Scopello, senza dimenticare altri eventi che abbiamo cercato di raccontare. Ci meraviglia sempre quanto sappiano fare gruppo, in ogni settore, in ogni località del Bustese, le persone, le associazioni, gli enti.

È bello non abituarsi mai ed emozionarsi di fronte a una grigia giornata nel "castello" dell'ex cotonificio, oggi Museo del tessile, che improvvisamente si colora di rosa grazie a ciclisti di diverse generazioni. C'è tanto, tantissimo lavoro dietro. Come alla Notte Bianca organizzata dall'Associazione Negozianti Fagnanesi, davanti a un altro Castello, quello Visconteo: un evento che riesce a riportare indietro nel tempo Fagnano, a fare della sua storia la scintilla per gioia e divertimento.

Ecco, rimaniamo un attimo qui, a quest'ultimo Castello. Ci sembrava di conoscerlo bene. Grazie alle visite guidate con la Pro Loco, l'abbiamo esplorato meglio e nella parte retrostante ci siamo affacciati sulla Valle rimanendo senza fiato, come se la vedessimo per la prima volta. E in un certo senso, è così: abbiamo avuto l'opportunità di un nuovo punto di vista.

Siamo grati a un territorio che ci chiama, ci stimola, ci mette alla prova. Che avanza tra problemi e risultati e che ha potenzialità immense, ma non sempre riesce a farle emergere, soprattutto quando c'è da farlo insieme. Tuttavia, quando accade, la differenza si vede.

È un territorio che ogni giorno ci offre un nuovo punto di vista e ci dà la possibilità di stupirci. Ci scrolla di dosso la tentazione di abituarci, al bene come al male. Per questo festeggiamo il nostro compleanno così, dicendo grazie ai nostri lettori e a quelli che vorranno diventarlo. Ma chiedendo anche un "regalo", ovvero che tutti ci aiutino a rendere il nostro passo non tanto più spedito - perché correndo e basta si rischia di perdere molto - quanto più preciso e in sintonia con l'identità di questa terra.

Marilena Lualdi

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