Al liceo classico Crespi di Busto è stato il mezzogiorno dei ricordi, delle emozioni, dei sogni. Un mezzogiorno scandito dalla “Capsula del tempo” che racchiude in uno scrigno pensieri, riflessioni foto di alunni, docenti, ma anche la dirigente e il sindaco hanno voluto custodire nella capsula, interrata nel giardino del liceo e che risorgerà fra dieci anni, un pensiero.
E la dirigente Cristina Boracchi di pensieri ne aveva tanti e li ha voluti condividere con gli studenti, i docenti, il personale Ata e rappresentanti del consiglio d’istituto e delle istituzioni. Ha fatto una sintesi del bilancio di 17 anni, quanti ne sono trascorsi da quando aveva preso le redini del liceo Crespi. «In questa scuola ho dato l’anima, spero abbiate apprezzato. Abbiamo cercato di mantenere il livello di eccellenza. Questa scuola mi ha dato tanto e lo devo anche al sostegno dell’amministrazione comunale che mi è sempre stata al fianco. Passaggi cruciali? L’impulso dato alle Steam, l’avvio della curvatura biomedica, la transizione digitale, l’avvio delle scienze umane, il Crespi come sede dell’ambito 35 della Regione. Miei progetti futuri? Con più calma continuerò a fare quello che ho sempre fatto: convegni storici e letterari con l’istituto scolastico provinciale, collaborazione con università, Filosofarti, impegni redazionali con la stesura di saggi di filosofia e cinema, collaborazione con il Lions Legnano-Rescaldina-Sempione, il premio Chiara, il volontariato con Villa Cagnola e il Melo, la presentazione di due cineforum alla settimana».
Presente anche il sindaco Antonelli che ha ribadito l’eccellenza della scuola a livello nazionale e la bravura della dirigente, che ha abbracciato in segno di saluto e riconoscenza. Così pure l’assessore all’istruzione Daniela Cerana, nonché da sempre collaboratrice della dirigente, si è stretta accanto a Cristina Boracchi.
Presente il presidente del consiglio d’istituto Agosti che ha puntualizzato l’importanza che la scuola lasci un segno per il domani. Prima di sotterrare “La capsula del tempo” anche la rappresentante degli studenti Veronica Ramella è intervenuta: «Vogliamo lasciare in questa capsula traccia del presente, speranze, sogni, idee. Ricorderò gli anni del liceo come gli anni più belli».
Un applauso anche al dsga Antonio Colangelo che anche andrà in pensione.
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