Calcio - 24 agosto 2024, 12:36

Le Fenici aprono le ali: «Nati dal nulla, ora siamo una grande famiglia con un sogno che arde». Terza maglia giallonera in onore dei Mastini, sindaci del territorio in fascia rossoblù

Presentata la prima squadra della Varesina al Museo Branda Castiglioni davanti ai sindaci di tutti i comuni del territorio in fascia rossoblù: terza maglia giallonera con impresso lo spirito dell'hockey, patto con i Csi locali e applausi a nuovi e vecchi giocatori. Max Di Caro: «Viviamo con grande passione e seguiamo quel fuoco che abbiamo dentro e che ci spinge a migliorarci e a stupire ogni giorno»

La prima squadra della Varesina presentata al Museo Branda Castiglioni di Castiglione e, qui sotto da sinistra, i sindaci del territorio con la fascia rossoblù, Max Di Caro e il presidente dell'hockey Carlo Bino con la terza maglia giallonera in onore dei Mastini

La prima squadra della Varesina presentata al Museo Branda Castiglioni di Castiglione e, qui sotto da sinistra, i sindaci del territorio con la fascia rossoblù, Max Di Caro e il presidente dell'hockey Carlo Bino con la terza maglia giallonera in onore dei Mastini

«Tutti noi abbiamo un grandissimo sogno che speriamo di poter realizzare. Viviamo con grande passione questa stagione, seguendo quel fuoco che abbiamo dentro e che ci spinge a migliorarci. L'augurio che vi faccio è di ardere tutti i giorni» dice alla fine, ma in realtà è l'inizio di tutto, Max Di Caro chiudendo la presentazione della prima squadra della Varesina al Museo Branda Castiglioni, in quello scrigno a volte troppo segreto di Toscana che è Castiglione Olona. Le Fenici aprono le ali in mezzo a un pezzo storia del Quattrocento, tra gli applausi che accolgono i giocatori annunciati da Paolo Zerbi, presentatore altrettanto d'eccezione, e alcune novità che toccano le corde del territorio.

La prima è quella annunciata da Di Caro per ultima: «Quest'anno avremo le prime due maglie che richiamano al 100% i colori sociali, il rosso e il blu: qualcosa di molto semplice che ci identifica con il nuovo logo che al suo interno ha la Fenice. La terza è un omaggio alla cultura dello sport, simbolo di un legame sempre più forte che ci avvicina anche ad altre realtà che sosteniamo. Storicamente la nostra terza maglia è nera, quest'anno inseriamo inserito anche il giallo in onore dei Mastini Varese. Abbiamo con noi Carlo Bino, presidente e grandissimo amico cha ha fatto tanto per l'hockey, a cui doniamo la prima maglia giallonera della Varesina con il numero 11 e il suo nome».

Per rinsaldare anche simbolicamente il rapporto di ferro con le amministrazioni e le radici di questa terra («Legandoci a filo doppio ai comuni che ci ospitano e con cui abbiamo una partnership molto forte esalta la comunità - aggiunge Max Di Caro - i centri sportivi sono sempre più belli e confortevoli e, dalla prima squadra ai più piccoli, saranno frequentati in tutto da 500 ragazzi»), ecco il dono consegnato dal presidente e patron Lino Di Caro ai primi cittadini di tutti i comuni che ospitano la Varesina: le fasce rossoblù da primi cittadini con il nome del loro paese e lo stemma della Varesina.

Poi, ecco un'altra idea realizzata da Lino - che è pronto ad ospitare nel suo ufficio la maglia giallonera e chiede "soltanto" di divertirsi e divertire alla prima squadra - e spiegata da Max Di Caro: «Abbiamo raggiunto ottimi risultati con il settore giovanile, arrivando a prendere ragazzi anche a Como e Milano. Ma per tutti quelli che non potranno arrivare a giocare nella Varesina, pur avendo una grandissima passione per il calcio, abbiamo deciso di avvicinarci ai Csi dei paesi con i quali lavoriamo: è un nuovo progetto pensato per rimanere accanto al territorio, visto che ormai siamo la squadra del territorio». Ai referenti Csi della zona è stato regalato un pallone con il logo del club e la firma dal capitano Marco Gasparri

Accolti il ds Damiano Micheli e mister Marco Spilli, che puntano su parole come motivazioni e fuoco dentro («Qui ci sono giocatori che vogliono "imparare" a prendere in mano la partita e dimostrare attraverso il calcio che abbiamo scelto gli uomini giusti»), applaudito il sindaco padrone di casa Giancarlo Frigeri («Ringrazio la famiglia Di Caro per averci scelto, seguo la Varesina da quando è nata. Siamo in un magnifico sito del Quattrocento, invito tutti voi di tornare a Castiglione a visitarlo») restano le parole iniziali e finali di Max, accompagnate anche dal sorriso del fratello Matteo: «Diventate presto una famiglia perché questa è la cosa che ci dà la spinta in più. La mia famiglia è partita dal nulla e ha costruito qualcosa di importante: cercate dentro ognuno di voi la voglia di stupire e di crescere, noi saremo sempre con voi».

Andrea Confalonieri


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