Basket - 22 agosto 2024, 11:56

Si alza il sipario sulla Openjobmetis: sei spunti su cosa aspettarsi dallo scrimmage dei biancorossi

Domani (ore 18 al Campus) sarà l'ora dell'abbraccio dei tifosi ai propri beniamini: una sorta di partitella "in famiglia" che offrirà le primissime riflessioni sulla prossima stagione. I nuovi arrivati, la questione lunghi, la competizione interna nel reparto ali, la vocalità del coach: ecco alcuni suggerimenti su cosa osservare nella prima uscita pubblica della squadra

Coach Herman Mandole a colloquio con Nico Mannion (foto Pallacanestro Varese)

Coach Herman Mandole a colloquio con Nico Mannion (foto Pallacanestro Varese)

Si alza il sipario sulla Openjobmetis 2024/2025, per cui è giunta ormai l’ora di palesarsi agli occhi dei suoi tifosi nel primo appuntamento a porte aperte della stagione. Domani (ore 18 al Campus) sarà uno scrimmage interno, una partitella con tutti i partecipanti agli allenamenti di questi giorni divisi in due squadre.

Tanta attesa, come è normale che sia, tra i tifosi alla prima occasione per vedere in azione live i nuovi arrivati e rivedere i confermati, da Mannion a Brown, da Librizzi a Virginio e Assui (in attesa delle evoluzioni del caso Okeke). Vi proponiamo sei spunti su cosa concentrarsi e cosa aspettarsi da ciò che si vedrà domani.

Varese contro… sé stessa

Più che mai lecito aspettarsi che le due squadre (che poi è una sola) giochino con i principi tecnici ormai ben noti, ovvero quelli dettati dagli analytics. Questo significa che nessun giocatore verrà attaccato in post basso, classica situazione in cui la squadra è andata sotto la scorsa stagione. Per essere testati su questo e su una partita giocata a ritmo basso bisognerà aspettare un’avversaria "vera". Nel frattempo, nella metà campo difensiva è appeso il foglietto Lavori in corso agli ordini del capocantiere Marco Legovich.

Il fattore H

H come Hands e Harris. Se Mannion lo conosciamo già, i suoi due compagni di reparto sono tutti da scoprire. Arrivati il primo con l’etichetta di handler dalle grandi capacità realizzative, il secondo come guardietta aggressiva in difesa e con tocco mancino da fuori, da vedere come si caleranno nella parte di compagni di backcourt del capitano.

Un paio d’ali... più una

Brown, Alviti e Gray. Sono loro i tre giocatori che si spartiranno gran parte dei minuti nelle posizioni di 3 e 4. Ognuno con le sue peculiarità (semplificando: Alviti il tiratore, Harris il difensore, Brown l’energy guy) la loro combinazione in campo offre allo staff un minimo di profondità e scelta che l’anno scorso è mancata, viste le prestazioni dei Woldetensae, Young e Gilmore. Senza scordarsi della presenza di Virginio e, soprattutto, di Assui.

Sotto Kao, il vuoto

Sia per l’aria che sa lasciarsi sotto i piedi, sia perché al momento chi sarà il suo cambio non è certo. I balzi che Kaodirichi Akobundu-Ehiogu (Kao per comodità) ha fatto già vedere sono da medaglia olimpica nel salto in alto: vediamo se letture, aiuti e tempismo sono allo stesso livello. La sua intesa con Mannion può essere una parte importante delle gioie varesine della stagione. E dietro di lui? In attesa dell’evoluzione del caso Okeke, Abdel Kader Fall si sta distinguendo per etica e approccio: una settimana e sarà ora di decisioni su di lui.

Ugole d’oro

A partire da quella di Mandole, che ha già dimostrato un’invidiabile favella nelle sedute di allenamento (almeno in quello che è stato aperto ali giornalisti) e negli incontri con la stampa. Approccio, da questo punto di vista, opposto rispetto al suo predecessore: migliore o peggiore? Diverso, semplicemente. Leadership vocale che ci si aspetta anche da Mannion: dopotutto è stato lo stesso capitano a dichiarare che «italiano e inglese, posso parlare con chiunque» …

«Sono varesino e me ne vanto»

Okay, magari non si sentirà subito il coro. I confermati li conoscono già, ma l’entusiasmo e la passione dei tifosi biancorossi vogliono stringere la mano e presentarsi in fretta ai nuovi arrivati. L’impatto visivo degli spalti del Campus ci si aspetta sia di quelli da non passare inosservati. Giorno e orario sono sicuramente favorevoli: ferie permettendo, i tifosi varesini vogliosi di pallacanestro non mancheranno l’appuntamento, e c’è da scommettere che gli oltre 500 posti a sedere del Campus non rimarranno freddi.

Lorenzo D'Angelo


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