Gallarate - 10 agosto 2024, 10:55

Boschetto di Gallarate, il caso arriva in Regione

Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S Lombardia, presenta un'interrogazione: «L'area in via Curtatone è una delle pochissime verdi in un Comune estesamente urbanizzato»

Giorni di tensione nel bosco di Gallarate

Giorni di tensione nel bosco di Gallarate

Il caso del boschetto di via Curtatone a Gallarate approda in Regione.

Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S Lombardia, ha presentato un'interrogazione: «Il boschetto che sorge a Gallarate fra via Curtatone e via dei Salici va tutelato: è una delle pochissime aree verdi in un Comune estesamente urbanizzato. Quest’area ospita, inoltre, una ricca fauna messa a rischio dal disboscamento iniziato in questi giorni. Il Comune ha infatti approvato un progetto che prevede l’edificazione del nuovo polo scolastico di Cajello – Cascinetta proprio in quest’area verde, con conseguente consumo di suolo e possibile danno alla fauna. Come chiede il comitato "Salviamo gli alberi di Gallarate", sarebbe invece più saggio riqualificare gli edifici scolastici già esistenti, per alcuni dei quali il progetto non prevede la rifunzionalizzazione ma, sostanzialmente, l’abbandono».

La consigliera ricorda le oltre 2.300 firme raccolte dal Comitato. Accanto al no al disboscamento, la proposta di «alternative quali la trasformazione dell’area in un parco urbano o la ri-naturalizzazione e ri-forestazione di un’area urbanizzata di almeno pari superficie nel territorio comunale».

Viene rivolta la richiesta alla Regione «cofinanziatrice del progetto, di intervenire a tutela del bosco, dando risposta alle istanze e alle proposte sagge e concrete dei cittadini che si sono attivati con coraggio. Proprio l’ordinamento regionale, in particolare la legge sul consumo di suolo e la legge sulla rigenerazione urbana, pongono come principio cardine che prima di costruire su aree verdi si debba riqualificare le aree già urbanizzate, quali aree dismesse o edifici da ristrutturare - e continua - Inoltre, la legge sul consumo di suolo definisce il suolo stesso risorsa non rinnovabile, nonché bene comune di fondamentale importanza per l’equilibrio ambientale, la salute, la salvaguardia degli ecosistemi. Questi principi fondamentali non devono rimanere sulla carta ma devono essere tradotti in politiche concrete di tutela del bene comune».

Redazione

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