Busto Arsizio - 07 agosto 2024, 11:47

Rifiuti, caccia a chi non rispetta le regole: 90 sanzioni a Busto

Tante sono le multe date negli ultimi giorni dalla Polizia locale che sta collaborando insieme all'Ufficio Ecologia con Agesp. Le prossime tappe

Un cestino dove spunta il manico di una padella, non proprio rifiuto da passeggio

Un cestino dove spunta il manico di una padella, non proprio rifiuto da passeggio

Come ricordato dal sindaco nel corso del Consiglio comunale del 31 luglio, in queste settimane in cui si sono evidenziate parecchie situazioni critiche in merito alla raccolta dei rifiuti, il Comando di Polizia Locale e l’Ufficio Ecologia stanno operando a supporto di Agesp SPA nel monitoraggio delle situazioni irregolari e nell’accertamento di comportamenti non conformi alle disposizioni in vigore del 1 luglio.

L'alleanza

La collaborazione permette ad Agesp di rimuovere con una certa tempestività anche i rifiuti abbandonati in maniera non conforme sul territorio, evitando così situazioni di degrado e rischi per la salute dei cittadini.

Nello stesso tempo, la Polizia Locale sanziona le irregolarità; negli ultimi giorni sono state circa 90 le sanzioni emesse per la violazione del regolamento attualmente in vigore da parte di diversi tipi utenze (abitazioni singole, condomini, attività commerciali).

 

“La sanzione non è certamente un modo per fare cassa – commenta il consigliere delegato all’Ecologia Orazio Tallarida -. Stiamo agendo sul fronte sanzionatorio per tutelare i cittadini che seguono le regole e che hanno uniformato i loro comportamenti alle nuove modalità di raccolta. Non è giusto che i comportamenti scorretti e irrispettosi del bene comune restino impuniti, per di più danneggiando chi si comporta correttamente, oltre all’immagine della città”.


I controlli proseguiranno nelle prossime settimane, al fine di garantire il rispetto delle norme e di sensibilizzare ulteriormente sull'importanza di un corretto conferimento dei rifiuti.

Intanto l’Ufficio ecologia sta studiando delle modalità di verifica dei dati per far emergere le situazioni, finora rimaste sommerse, di irregolarità, legate alla mancata iscrizione al ruolo TARI: in queste settimane si è infatti notato che una consistente percentuale di utenze – non quantificabile al momento – non ha potuto ritirare il sacco azzurro, legato alla posizione TARI attraverso il chip inserito nel sacchetto. 

“Non è giusto che le utenze che fino ad oggi si sono regolarmente poste non solo rispetto alle modalità di raccolta, ma anche rispetto al pagamento della TARI debbano essere danneggiate da chi non l’ha mai pagata: dobbiamo far emergere le posizioni irregolari, anche considerando che la misurazione della nuova Tarip è subordinata ad una corretta raccolta differenziata” conclude Tallarida.

 Le tappe

Riguardo la differenza di costi / risparmi derivanti dalle nuove regole, si ricorda infatti che queste presuppongono un periodo di almeno 6 mesi di misura del rifiuto indifferenziato prodotto per poter eseguire i relativi calcoli propedeutici alla definizione della futura Tarip (Tariffa puntuale), pertanto, essendo la misurazione subordinata ad una corretta raccolta differenziata, è fondamentale rilevare la maggior parte delle letture per avere un affinamento del dato derivante dal corretto atteggiamento dell’utenza.

 

Nel corso dell’autunno 2024, poi, l’Amministrazione comunale dovrà approvare, da un lato, il nuovo Regolamento per la gestione dei rifiuti – documento attualmente in fase di elaborazione congiunta da parte dei competenti uffici di AGESP S.p.A. e del Comune – e, dall’altro, il regolamento di disciplina del nuovo metodo di tariffazione (Tarip) – attualmente in fase di elaborazione da parte dei competenti uffici comunali, AGESP S.p.A. e consulenti.

Le prime simulazioni per la definizione della Tarip sono ad oggi previste per il primo semestre del 2025 e saranno altresì predisposte in conformità con il nuovo Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti sopra citato.

A parità di condizioni, la futura Tarip sarà diversa in base al numero dei sacchi azzurri con tag Rifd effettivamente conferiti (indipendentemente dal grado riempimento degli stessi), in quanto una parte della quota variabile della tariffa terrà conto di questo dato.

 

C. S.

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