"San Fermo piange un altro figlio", "Nemmeno questo fermerà il toro che sei! Arrivederci Tia": una folla commossa ha salutato così, con questi striscioni pieni d'amore che ricordano anche i lutti che hanno colpito negli ultimi anni il rione come quelli di Silvia e Alessandro, scomparsi nella tragedia del Mottarone, l'ultimo viaggio di Mattia Vitali, il motociclista di 34 anni scomparso nel tragico incidente di settimana scorsa sulla strada tra Varese e Casciago, che stava percorrendo come ogni mattina in sella alla sua amatissima Yamaha per andare al lavoro.
Il funerale di Mattia, in una giornata di caldo torrido, è iniziato alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Fermo, con l'altare circondato dai caschi, preceduto dal rosario: enorme la partecipazione degli amici motociclisti - tanti i ragazzi con le maglie nere dei Bikers Varese - e del rione in un momento che unisce una città ferita perché Mattia grazie al suo carattere, al suo impegno e alla sua passione per le moto era conosciuto e benvoluto da tutti.
L'intero piazzale Spozio, che ospita la chiesa, è circondato da motocicli di tutti i tipi e di ogni marca, quasi a formare una corona capace di proteggere il ricordo e l'anima grande di Mattia nel suo ultimo viaggio.